Sabato 11 Giugno

Con Maurizio mi sono trovato molto bene perché non si fa troppi problemi quando c'è da alzarsi presto e nonostante fossi andato a letto alle 3 la notte precedente, verso le 8:15 ci svegliamo e, fatta colazione, poco dopo le 10 usciamo.

L'intenzione è di iniziare la giornata visitando la Deutsche Oper Berlin, uno dei teatri d'opera di Berlino, sito in quella che un tempo era Berlino Ovest. Il moderno edificio è anche sede del Staatsballett Berlin (balletto di Stato) ma purtroppo per noi non era visitabile, per cui, giusto il tempo di un paio di foto dall'esterno e ripartiamo.

Torniamo quindi in centro, usciamo dalla metro a Potsdamer Platz, passiamo davanti la porta di Brandeburgo e raggiungiamo il Palazzo del Reichstag, sede del parlamento tedesco dal 1999. Giriamo un po' cercando l'entrata e ad un certo punto ci rendiamo conto che bisogna munirsi di biglietto e soprattutto, che per comprare i biglietti c'è una fila chilometrica nel box dall'altro lato della strada.

Ci mettiamo pazientemente in fila sotto il sole cocente alle 11:45 ed usciamo dal baracchino con i tagliandi in mano solamente alle 13:15, dopo ben un'ora e mezza di fila. Il bello è che i biglietti sono per il giorno successivo, dato che prima era tutto prenotato.

Facciamo una passeggiata nelle vicinanze ed arriviamo alla spettacolare Berlin Hauptbahnhof, la stazione centrale di Berlino che, inaugurata il 26 maggio 2006, è la più grande stazione ferroviaria d'intersezione su più livelli d'Europa.

In occasione dei mondiali di calcio i tedeschi hanno voluto costruire questa fantastica stazione ferroviaria, il cui assetto architettonico è caratterizzato prevalentemente da strutture vetrate. Offre la sensazione di essere in un luogo tanto avveniristico, tanto che i treni presenti, rappresentano un banale dettaglio. I berlinesi ne sono orgogliosi. la stazione è davvero immensa ed è servita anche dalla metropolitana.

Passiamo un'oretta all'interno girando per i diversi piani, mangiamo anche qualcosa e poco dopo le 15 usciamo, diretti all'"isola dei musei", decisi di visitarne qualcuno. Entriamo al Museo di Pergamo (Pergamonmuseum), uno dei più importanti musei archeologici della Germania e del mondo, visitato ogni anno da circa 850.000 persone.

Senza dubbio l'opera più importante in esso contenuta è l'altare di Pergamo, uno dei principali richiami del museo. Ma anche la porta del mercato di Mileto (l'antica città greca sulle coste dell'Asia Minore, precisamente sulla costa egea dell'odierna Turchia) costituisce un'importante attrattiva, oltre alle diverse esposizioni di statue antiche, colonne e fregi d'epoca. In alcune stanze sono esposte una parte dell'immensa collezione di monete antiche di epoca romana e greca. Il museo ospita anche la ricostruzione di opere assire e babilonesi.

Usciti dal Pergamonmuseum, passiamo a qualcosa di decisamente più leggero e visitiamo il Museo della DDR. Come evoca la stessa denominazione, l’esposizione permanente inquadra, incornicia e addensa tutto ciò che può ricordare il quarantennio della Repubblica Democratica Tedesca (1949-1990).

Il DDR-Museum si presenta con diverse sale ognuna delle quali in grado di aprire finestre e squarci su tutti gli aspetti della vita nell’ex repubblica democratica. E sono davvero tanti, tutti incastonati lì come viva testimonianza storica. Si parte dalla ricostruzione di un tipico appartamento di Berlino est, arredato di tutto punto con lampade, mobili e oggetti vari della quotidianità. Un televisore trasmette tipici programmi dell’epoca sovietica, tra cui il famigerato tele-cinegiornale "Der Augenzeuge" (Il testimone oculare). Rimanendo nella sfera domestica è osservabile anche una cucina tipo con i relativi elettrodomestici, collegata allo “shopping”, ovvero evidenziando come la gamma di cibi e di prodotti utilizzabili fosse all'insegna della privazione. Altri memorabilia sono macchine da scrivere, la radio, i libri e le letture dell’epoca, orologi, sveglie, enormi giradischi e i prodotti di consumo alimentare: dal caffè Mocca-Fix, la vita-cola, passando per i fagioli Tempobohnen, la birra Roter Oktober fino ai conosciuti cetriolini dello Spreewald. Tutt’intorno busti, targhe, insegne e bandierine. Insomma, direi che può essere una visita curiosa e divertente.

Usciamo quando sono le 18:30, passeggiamo senza una meta ben precisa e poco dopo prendiamo la metro e torniamo in hotel a riposarci, dove arriviamo dopo un'oretta.

Verso le 21:15 usciamo per andare a mangiare qualcosa, senza allontanarci troppo dall'hotel, e scegliamo il Buffalo Grill di Adenauerplatz, una steak house molto carina, con i tavoli all'aperto. Noi abbiamo optato però per mangiare all'interno, dove ho gustato un'ottimo piatto unico con pollo, patate arrosto e verdure.

Finito di mangiare, secondo i miei appunti, avremmo dovuto trovare locali carini nella zona di Savignyplatz, a circa un chilometro e mezzo da dove eravamo e quindi ci siamo messi in cammino. Quando siamo arrivati, però, non siamo rimasti entusiasti di quello che abbiamo trovato e l'unica cosa di interessante che abbiamo trovato, sono state delle scarpe di una ditta di Morrovalle esposte in vetrina da Schuh-Tick, il negozio facente parte di una catena a cui Maurizio spediva spesso scarpe (lavora da uno spedizioniere).

Lasciamo quindi Savignyplatz e facciamo una passeggiata sulla Kantstraße, strada importante di Charlottenburg, parallela alla Kurfürstendamm, senza trovare un posto che ci piacesse. Alla fine, poco dopo l'una, arriviamo alla Ku'damm da dove prendiamo un autobus e torniamo in hotel. All'una e mezza siamo in camera ma io mi dilungo un'oretta, prima di dormire.



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Aggiornato: 11.12.17