Lunedì 4 Aprile

Siamo arrivati all’ultimo giorno di questa breve vacanza, quello del ritorno. Sveglia alle otto e dopo la colazione e la preparazione della pesantissima valigia, alle dieci sono uscito, insieme a Simone, per andare alle poste a comprare i francobolli per le cartoline e fare un giro per la piazza del mercato. Al centro della piazza vediamo un sacco di telecamere intorno a due signore e cerchiamo di capire, senza riuscirci, se fossero personaggi famosi e cosa stessero facendo. Ho saputo solo dopo essere tornato a casa che si trattava di Trinny & Susannah, due “fashion advisor” inglesi che conducono un programma televisivo in Polonia.

Alle 11 in punto abbiamo liberato le nostre camere e scesi alla reception, abbiamo effettuato il check-out e lasciato i nostri bagagli in custodia alla gentilissima Kamila, la ragazza con la quale avevo contrattato gli appartamenti. A quel punto ho lasciato gli amici e, preso un taxi, sono andato a trovare Karina, una carissima amica che nei due precedenti viaggi a Cracovia, per un motivo o per l’altro, non ero ancora mai riuscito ad incontrare ed anche questa volta abbiamo rischiato di non farcela.

Torno dagli altri un quarto d’ora prima della partenza e prelevate le nostre valigie, lasciamo P&J Apartments per andare a prendere il pulmino che ci avrebbe accompagnato all’aeroporto di Katowice. Per il tornare all’aeroporto abbiamo impiegato più tempo rispetto all’andata perché, essendo le 13, oltre al normale traffico, c’erano anche dei lavori stradali, mentre all’andata abbiamo viaggiato di notte ed era tutto sgombro. Nonostante il traffico e le code, abbiamo impiegato appena un’ora e mezza da Krakòw a Katowice ed avendo preventivato due ore, siamo arrivati all’aeroporto con largo anticipo, alle 14:30 (volo alle 16:55).

C’era da fare il check-in per Simone, per il problema della carta d’identità smarrita, e quando ci siamo presentati al banco della Wizz, la signorina ci ha detto che non dovevamo assolutamente ne fare ne tantomeno pagare niente perché loro non controllano i numeri dei documenti ma solamente se sono validi e quindi uno può fare il check-in online con la carta d’identità e presentarsi al gate con il passaporto. A dire il vero a Forlì ci hanno rifatto il biglietto ma evidentemente questa cosa non è chiara e lascia spazio a diverse interpretazioni. Fatto sta che sono stati buoni i biglietti che avevo già stampato e siamo potuti andare a mangiare qualcosa , prima della partenza.

Al controllo bagagli questa volta non ci sono stati problemi particolari e siamo passati tutti quanti lisci come l’olio a parte una piccola perquisizione alla borsa di Simone ed il metal detector che suonava insistentemente al passare di Andrea.

Decollo con largo anticipo, alle 16:43 ed atterraggio in Italia, cinque minuti dopo le 18. Mezz’ora per uscire dall’aeroporto e raggiungere la macchina parcheggiata in mezzo ai palazzi, a 500 metri dall’aeroporto (è gratis e sicuro) ed alle 18:30 siamo partiti per l’ultimo parte del tragitto, Forlì - Montecosaro. Quando già sentivo il profumo dell’arrosto di mamma, abbiamo trovato un incidente in autostrada che ci ha fatto perdere 30/40 minuti ma alla fine ce l’abbiamo fatta. Certo, fosse successo all’andata sarebbe stata a rischio tutta la vacanza, ma per fortuna non mi è ancora successo mai di perdere un volo per problemi di traffico stradale. Ore 21 sono arrivato a casa, sano, salvo e stanchissimo.


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Aggiornato: 04.06.11