Sabato 25 Aprile

Ho aperto gli occhi abbastanza presto, alle 7:30, e dopo i vari preparativi, alle 8:30 eravamo fuori per fare colazione. Aevvamo trovato un bar sfigatissimo di fronte alla stazione dei pullman dove avevo deciso di farmi del male con una cosa che sembrava "carina": una fetta di cheesecake (torta di formaggio) con delle fragole sopra. Diciamo che... il cappuccino non era male.

Alle 9:30 erano scesi tutti ed appena formato il gruppo siamo partiti, sempre a piedi, alla volta della National Gallery.

Durante il percorso siamo passati per Buckingham Palace, St.James Park (quello con papere e scoiattoli) e quel palazzo dalla parte opposta del parco, di cui non conosco il nome, dove ci siamo fermati a vedere un cerimoniale con guardie a cavallo che dovrebbe essere stato parte del famosissimo "cambio della guardia".

Essendo la cosa molto lunga, dopo un po siamo usciti e ci siamo trovati su Downing Street. Non potevamo certo esimerci dal passare al numero 10 dove tutti sanno che c'è l'abitazione del primo ministro, nel nostro caso trattasi di Gordon Brown. Ad un centinaio di metri dalla casa di Gordon, sulla Trafalgar Square, abbiamo trovato la National Gallery quando era ormai mezzogiorno.

La National Gallery di Londra, fondata nel 1824, è un museo che, nella sua sede di Trafalgar Square, ospita una ricca collezione composta da più di 2.300 dipinti di varie epoche, dalla metà del XII secolo al secolo scorso. E' una collezione di dimensioni modeste se paragonata a quelle delle gallerie nazionali di altri paesi europei, ma che annovera però tra i propri pezzi un gran numero di opere molto importanti appartenenti a vari periodi artistici, dal primo Rinascimento al Post-impressionismo.

A differenza di quello schifo del Tate, la NG è piaciuta tantissimo. Siamo rimasti sbalorditi nel vedere i dettagli presenti in alcuni quadri: le luci, i riflessi, le ombre, il pizzo degli abiti ed addirittura i capelli facevano di certe opere quasi una fotografia. Incredibilie ma vero, mi sto appassionando alla pittura.

Siamo usciti verso le 13:30, dirigendoci a Covent Garden, dove siamo arrivati in pochissimo tempo essendo proprio dietro l'angolo. A quel punto era ora di pranzo ed essendo il gruppo troppo numeroso ci siamo divisi dandoci appuntamento alle 15:30.

Poco fuori del mercato di Covent avevo notato un due persone che mangiavano una bistecca così invitante che l'avevo mangiata con gli occhi ed è proprio li che siamo andati a mangiare, io e buona parte del gruppo.

Al momento di tornare al meeting point, il mio tavolo (Nadia la guida, un avvocato 81enne e la sua compagna) ha fatto un piccolissimo ritardo e non abbiamo trovato nessuno ad aspettarci. Sapendo che sarebbero andati al British Museum, mappa alla mano, ci siamo incamminati e siamo arrivati dopo circa un'ora. Essendo però distante solo 500 metri ci era sorto il bubbio che forse avevamo sbagliato strada.

Appena arrivati al museo abbiamo incontrato i nostri compagni che se ne stavano andando, avendolo già visitato. Non capendo come avessero fatto a visitarlo in così poco tempo ho chiesto spiegazioni a Michele che si è meravigliato che ci avessimo impiegato un'ora per raggiungerli quando loro ci avevano messo 10 minuti. Fortuna che avevo la mappa! Siamo entrati giusto il tempo di visitare i bagni e notare la magnifica copertura in vetro.

Mi è dispiaciuto non averlo potuto vedere perché il British Museum è uno dei più grandi ed importanti musei di storia del mondo. Ospita sei milioni di oggetti che testimoniano la storia e la cultura materiale dell'umanità dalle origini ad oggi, ma molti di questi sono ammassati negli scantinati per mancanza di spazio. La Great Court della Regina Elisabetta II è il grande cortile quadrato, che ha le dimensioni di una piazza al centro del museo. Coperta da una grandiosa cupola di vetro, è oggi la più grande piazza coperta d'Europa.

Deluso di aver perso un museo importantissimo, avevo chiesto ad un paio di amici cosa avessero trovato di interessante all'interno e le loro risposte mi avevano tranquillizzato: un sacco di sassi, pietre e qualche mummia.

Raggiunto finalmente il gruppo, siamo ripartiti per Oxford Street. Una delle strade più famose della capitale britannica ed una delle più attive strade commerciali del mondo, Oxford Street, con i suoi 300 negozi (tra elettronica, vestiti, e tanto altro ancora) è anche la più grande.

Dato il poco tempo che avevamo a disposizione, abbiamo visitato solo un po di shops all'inizio dell'interminabile via e la maggior parte delle persone si era persa dentro il primo negozio di articoli sportivi.

Dopo la via dei negozi siamo andati a cercare un posto per mangiare nei pressi di Piccadily Circus. Abbiamo provato in uno dei pub più grandi (di cui non ricordo il nome) ma purtroppo era tutto pieno, non c'era posto per 4 figuriamoci per 30. Il Michele però non si era scoraggiato ed era andato a chiedere all'O'Neill's che incredibilmente stava per aprire una sala al piano superiore, tenuta chiusa fino a quel momento, per un concerto.

Siamo entrati alle 20:30 e dopo aver cenato siamo rimasti tutta la serata, fino quasi all'una. Mi è piaciuto veramente quell'O'Neill's! Abbiamo mangiato e bevuto senza spendere troppo e sopratutto era pieno di gente tra cui spiccavano diverse gnocche alterate dall'acool.

Alle 2:15, dopo una bella camminata prima ed un taxi poi, avevamo raggiunto l'hotel. Visto che mi sembrava presto mi sono messo a scrivere qualche cartolina ed ho spento la luce alle 3:45.


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Aggiornato: 30.12.09