L'ostello in periferia

Per trovarne uno libero, il giorno precedente, abbiamo contattato almeno 20 ostelli e visto che per una notte andava bene qualsiasi cosa questo era pių che accettabile.
C'era un bel giardino intorno con tante piante, bagno e doccia erano molto puliti solo che sembrava di stare in un container, come i terremotati (e non sembrava solo, in effetti erano dei container). Nonostante ci fossero delle simpatiche formichine in giro per la stanza la cosa che pių ci ha infastidito č stato il continuo correre e gridare dalla camera all'esterno e viceversa dei nostri vicini, una signora con un numero imprecisato di bambini dai 5 ai 7/8 anni che alle 8 di mattina sembravano indemoniati (noi eravamo andati a dormire ben oltre le 4). In quei momenti l'unica persona che ci avrebbe potuto aiutare sarebbe stata un personaggio della bibbia: Erode, il famoso baby-sitter.


 
 
L'ingresso
A sinistra l'entrata
del nostro "container"
Paolo
Paolo con manie
di grandezza
Io
Il soffitto sicuramente
non era a norma
Il verde
Sembrava di essere
in un bosco
 
 
Un polacco
Un vialetto del
complesso
Pasquale
Gli spazi di manovra
erano molto limitati
Un amico portoghese che la sera prima era uscito con noi
Per non salutarci faceva
finta di dormire
Dalle 19 alle 21 un gran temporale
La finestra sul cortile
 
     

Aggiornato: 30.06.05