Venerdì 14 Agosto

E' arrivato il grande giorno dell'Ucraina, quello del mio primo timbro sul passaporto. Ci siamo svegliati alle 8 ed appena pronti ho telefonato a Paolo per sapere se fosse arrivato o meno a Cracovia, visto che veniva dall'Italia in auto. Ci dovevamo incontrare perché aveva con se il passaporto dimenticato a casa da Simone ed io dovevo consegnare alla sua ragazza di Kiev un regalo che mi doveva dare.

Dopo aver preparato le valigie, alle 11 siamo usciti per incontrare i nostri amici italiani. Trovare Paolo è stato più complicato del previsto e quando finalmente ci siamo incontrati, ci ha fatto perdere dell'altro tempo dimenticandosi il regalo in auto. Avendo l'autobus alle 13, avevamo pensato di essere in stazione alle 12:30 per fare tutto con calma ma siamo rientrati in appartamento a prendere le valigie che erano già le 12:15.

Abbiamo dovuto correre per essere alla stazione degli autobus alle 12:40 e dopo un momento di smarrimento, per trovare il nostro, lo raggiungiamo quando la gente stava già salendo. Alle 12:55 siamo partiti alla volta di Katowice, dove siamo arrivati alle 14:20, in perfetto oraro per prendere il volo alle 16:25.

Alle 17:45 siamo atterrati a Boryspil (Ucraina) e dopo i lunghissimi controlli, siamo usciti dall'aeroporto che erano le 18:40. Sapevo già come affrontare l'assolto dei tassisti, essendomi preventivamente informato sui loro prezzi e credo di aver spuntato un prezzo decente a 20 euro. Magari si poteva arrivare a 15 ma avevo letto di gente che ha pagato anche 30.

Siamo arrivati all'appartamento alle 19:15 dove c'erano ad attenderci la signora Svetlana e sua figlia Elena, conosciute tramite un'amica di Kiev. La prima cosa che mi ha coplito è stata il portone d'ingresso che aveva una serratura elettronica a codice. Stonava un po l'uso della tecnologia (neanche tanta) con quel brutto portone di ferro che sarebbe stato bene in altri contesti, ma non certo in un palazzo del centro.

Siamo saliti con tutte le valigie al seguito fino al terzo piano ed ovviamente non c'era l'ascensore. Conosciamo madre e figlia che ci spiegano tutto quello che c'è da sapere dell'appartamento. La mamma ci parla in ucraino ed Elena ci traduce in inglese. Capisco quasi tutto ma non importa, non vedo l'ora di levarmele dalle scatole e poter finalmente rimanere soli in casa per riposarci.

Concludiamo le spiegazioni, registra i nostri documenti e le diamo le 250 euro in aticipo per i 5 giorni della nostra permanenza. Finalmente ci lascia!

Alle 21:30 siamo usciti per mangiare qualcosa e quale posto migliore del McDonald's nella sottostante piazza principale? Dopo la cena nel ristorante americano, ci siamo incamminati nella via principale (Khreschatyk) in cerca di qualche localino interessante e quando siamo arrivati a metà ci siamo imbattuti in un grande palazzo con una insegna enorme sul tetto "ARENA CITY"

Bella discoteca, abbastanza grande, che si sviluppava su diversi piani e dove, manco a dirlo, c'erano delle ragazze incredibili. Non moltissime ma belle da paura! Ad certo punto è successo un fatto che ci ha fatto venire degli interrogativi: ero appoggiato ad bancone osservando qualche bellezza che ballava quando mi si avvicina una ragazza ed attacca discorso. Bella l'Ucraina!!

Si parla del più e del meno, dice di essere studentessa universitaria, ha un'amica in bagno che sta per tornare e ci chiede se le offriamo da bere. Siamo buoni, siamo ricchi, è la prima sera e nonostante sia sbagliatissimo, ci facciamo convincere. Si ordina qualcosa da sola, parlando con il barista e vedo che prende anche due pacchetti di sigarette. Furbacchiona! Già mi era andata sulle palle ma tutto si è chiarito dopo un po, quando ci ha chiesto di andare al nostro appartamento per solo 200 euro. Puttana!!!

Alla 1:30 siamo andati a dormire, ovviamente da soli.


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Aggiornato: 05.05.10