Martedì 18 Agosto

Finalmente un giorno che abbiamo dormito il giusto: le 9.30. Mi sono alzato pieno di grinta ed ho preparato la colazione per me e per Simone, se scaldare l'acqua per fare il the può considerarsi "preparare una colazione". Non poteva mancare la nutella e dei biscotti che avevo comprato al negozio di alimentari. Il bello di avere un'appartamento.

Siamo usciti verso 11:20 e grazie alle importanti informazioni avute dalle amiche ucraine avevamo deciso di andare a visitare il museo della seconda guerra mondiale, con la sua altissima statua alla madrepatria ed il complesso di chiese che erano proprio li vicino.

L'importante però era arrivarci e da come siamo partiti non ci avrei scommesso più di tanto. Abbiamo provato infatti a cimentarci con la metropolitana di Kiev e nonostante avessimo saputo perfettamente dove volevamo andare, a quale fermata scendere, nessuno sembra in grado di dirci su quale vagone dovevamo salire. Sembra incredibile ma è così.

Mostravo il nome della fermata alle persone che accettavano di auitarci e sembrava che nessuno sapesse dove fosse. Fino a quando ho chiesto ad un agente in divisa che ci ha accompagnato di persona fino alla metro che dovevamo prendere.

Scendiamo alla fermata Arsenalna che erano le 12:15 e iniziamo subito a chiedere per dove andare, destra o sinistra. Lo so che prendere un taxi sarebbe stato economico e facilissimo ma ero curioso di vedere come me la potevo cavare in queste metropolitane comuniste.

Incontriamo due venditrici di fiori a cui chiediamo "Pecherska Lavra?" e ci indicano con il dito quale direzione prendere. Mi andava di fare lo scemo e per ringraziarla le ho baciato la mano e questa era quasi impazzita, per la contentezza. Sembra non avesse mai visto un uomo gentile, o forse un italiano.

Camminiamo per quasi un km e passando per il museo della guerra, arriviamo fino al Pecerska Lavra che wikipedia spiega così:

Il Pecerska Lavra, anche conosciuto come monastero delle grotte di Kiev, è un antico monastero, fondato nel 1051 dai monaci Antonio e Teodosio, sito sul monte Berestov non lontano dalla capitale. Diventato un luogo di culto sempre più importante nel medioevo ospita oggi la residenza del Metropolita di Kiev Volodymyr (Viktor Sabodan), la guida spirituale della Chiesa ortodossa ucraina.

Notizie storiche a parte, posso dire che vedere tutte quelle cupole dorate splendere con il sole era una scena meravigliosa ed anche il panorama che da li di vedeva era uno spettacolo.

Una delle vie interne era piena di bancarelle che vendevano miele che non ho capito se fosse per qualche occasione o festività particolare. Fatto sta che c'erano centinaia di persone che affollavano quella stradina ed anche tutto il complesso di chiese.

Seconda tappa della nostra giornata era il museo della seconda guerra mondiale.

Da internet: Questo complesso commemorativo della seconda guerra mondiale, aperto nel 1981, include un museo con 18 gallerie differenti, una fiamma eterna, le piastre che onorano specialmente le città sovietiche eroiche, e un'esposizione esterna che contiene aerei militari ed altre attrezzature dalle varie guerre. Al centro troviamo la statua in titanio di una donna, 62 metri di altezza, che afferra una spada ed uno scudo. Lo stile socialista di realismo è un contrasto interessante alle antiche cupole dorate che si scorgono nelle vicinanze presso il Pecherska Lavra.

Tra le cose che mi hanno colpito c'era ovviamente la grande statua di 62 metri che, con la base di 40 arrivava a più di 100 e campeggiava maestosa sul panorama di Kiev. Mi è piaciuta inoltre la vecchia musica della tradizione russa, diffusa da potenti altoparlanti per tutto il parco che, se lo trovassi, ne comprerei sicuramente un cd.

Alle 16:30 siamo tornati al nostro appartamento, ma stavolta con un più comodo taxi rispetto ala metropolitana della mattina. Essendo stati lontani dal centro per tutto il giorno, alle 19:40 siamo usciti a vedere com'era la situazione e scendendo per il Maidan abbiamo trovato una folla immensa che stava ai lati della Kreshatik street ed in mezzo, da lontano, vedevo qualcosa che camminava.

Siamo scesi ed abbiamo visto che c'era una parata militare e siamo rimasti per più di un'ora ad ammirare i vari corpi dell'esercito ucraino nelle loro divise da parata che sfilavano sotto gli occhi compiaciuti delle autorità. Fatta qualche foto, alle 21:15 siamo andati finalmente a mangiare al solito self service. Come sempre ho speso una cifra quasi irrisoria (23,5 grivna = 2 euro) per mangiare primo, secondo ed una birra.

Dopo cena abbiamo fatto un giro sulla via principale ma non essendoci state persone la sera prima che era domenica, figuriamoci di lunedì! Siamo tornati in appartamento circa a mezzanotte e dovendo il giorno seguente ripartire per la Polonia, c'erano da fare anche le valigie. Sono andato a letto che erano le 3.


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Aggiornato: 05.05.10