Domenica 3 Novembre

Ultimo giorno della mia vacanza, mentre Luigi ed Emilio ne avranno ancora per una settimana.

Mi alzo alle 11, faccio colazione e vado a svegliare gli altri, in maniera soft. Cerco “Felicità” di Albano e Romina su Youtube e quando parte il video, metto il notebook per terra nella loro stanza, senza farmi sentire, aspettando che succeda qualcosa. Non poteva non funzionare.

Usciamo alle 13, scendiamo al Maidan ed incontriamo Katerina. Passiamo un po' di tempo in Kreshatik, godendoci l'isola pedonale dei giorni festivi e dopo un po' decidiamo di andare al Pecherska Lavra (Печерська лавра), paragonabile per importanza al nostro vaticano.

Da Wikipedia: Il Pecherska Lavra, anche conosciuto come monastero delle grotte di Kiev, è un antico monastero, fondato nel 1051 dai monaci Antonio e Teodosio, sito sul monte Berestov non lontano dalla capitale. Diventato un luogo di culto sempre più importante nel medioevo, ospita oggi la residenza del Metropolita di Kiev Volodymyr (Viktor Sabodan), la guida spirituale della Chiesa ortodossa ucraina.

Appena arrivati, vediamo una fila di persone interminabile all'ingresso e a quel punto proviamo il piano B, passando da un altro ingresso, dove effettivamente siamo entrati subito.

E’ sembra tutto fin troppo facile ed infatti, una volta dentro, abbiamo trovato la piazza interna tutta transennata. L’unica cosa che si potava fare da quella parte era di osservare il bellissimo panorama sulle altre chiese sottostanti, l’altissima statua della madrepatria, fino al fiume Dnipro in lontananza, da un terrazzo laterale.

C’era però una cosa che non conoscevo, nonostante fossi stato più volte li dentro, uno strano museo delle miniature che mi chiedo cosa ci facesse all'interno di quel sito religioso. Seguiamo Katerina ed andiamo a vedere.

Il museo (a pagamento) consisteva in una ventina di postazioni in cui, dentro un contenitore trasparente, era posizionata un'opera miniaturizzata. Solo guardando dentro un monocolo, con un forte ingrandimento (tipo microscopio), si riusciva a capire di cosa si trattasse. Giusto per fare un esempio, c'era una scacchiera con tutti i pezzi, talmente piccola che ad occhio nudo era indistinguibile

Uscendo dal museo per un diverso ingresso, ci troviamo magicamente dentro la piazza che prima ci era sbarrata ma pur sempre in mezzo alla folla che era in coda. Credo di aver capito che tutte quelle persone si fossero radunate per l'ostensione di qualche reliquia sacra, come era prevedibile che fosse in quel posto. Di sicuro non c’era un concerto rock.

Usciamo quando sono circa le 16 e dopo qualche minuto veniamo raggiunti da Alexandra, con la quale, tutti insieme, torniamo in centro a mangiare qualcosa.

Io sarei voluto andare al McDonald's ma visto che alle ragazze non piaceva, abbiamo optato per il Puzata Hata anche se quello non lo consideravano tanto migliore.

Devo dire che la scelta non è stata delle più azzeccate, sia per la fila iniziale, sia per il caldo torrido all'interno. Per riuscire a sopravvivere, siamo dovuti rimanere in tshirt.

Finito di mangiare facciamo una breve passeggiata e visto che la notte sarei dovuto ripartire, saluto le amiche con il dolore nel cuore e quando sono le 18, torno in appartamento a riposare un po’.

Poco più tardi rientrano anche Luigi ed Emilio con cui alle 22 usciamo a mangiare qualcosa. Questa volta, non essendoci le ragazze, siamo potuti andare tranquillamente al McDonald's del Maidan senza che nessuno avesse nulla da obiettare.

Ce la prendiamo comoda e dopo un’ora usciamo dal fast food (che a quel punto era diventato very slow) e facciamo una passeggiata in Kreshatik,decidendo (loro) come trascorrere la serata.

Io purtroppo sapevo benissimo come l’avrei trascorsa, visto che sarei dovuto essere all'aeroporto intorno alle 4/4:30 per prendere il volo di ritorno delle 6:05.

Dato che avevo visto un paio di poliziotti che ci osservavano davanti al McDonald's, si erano accorti di noi, ero sicuro che passando dal Maidan per tornare a casa, per giunta da solo, mi avrebbero fermato al 100%. Nonostante avessi tutti i documenti in regola, ho preferito aggirare la piazza e passare da sopra, una parallela di Kreshatik, per tornare in Mala Zhytomyrs'ka (Мала Житомирська), la via dell’appartamento.

Arrivo a casa alle 23:50 e come uno stupido, devo fare ancora la valigia.

Riesco a mettermi a dormire solamente all'una e mezza con l'intenzione di fare almeno due ore di sonno, prima di partire.



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Aggiornato: 24.06.14