Venerdì 24 Aprile

Dopo aver organizzato da solo i miei viaggi in lungo e largo per l'Europa, questa volta partecipo semplicemente da fruitore alla gita di Londra organizzata dall'associazione presso la quale frequento il corso di inglese.

E' stato il mio terzo viaggio nella capitale inglese, dopo un weekend nel dicembre 2004 e 4 giorni a febbraio dell'anno scorso. Fermo restando l'obbligo di visitare gli imperdibili "classici", le cose da vedere sono comunque talmente tante che ogni volta se ne scoprono di nuove.

Il volo doveva essere lo stesso che avevamo preso lo scorso anno, tranne per il fatto che saremmo partiti un giorno in anticipo, il venerdì invece del giovedì, con Ryanair da Ancona a Stansed. Anche gli orari erano purtroppo gli stessi, compreso quello assurdo alle 9 di mattina per il ritorno del lunedì.

Qualche giorno prima della partenza però, l'organizzatore (Michele) ci fa sapere che la Ryanair ci ha chiesto se potevamo partire da Perugia e tornare a Pescara, in modo da liberare dei posti (35) dallo scalo dorico che sarebbero serviti ai numerosi podisti che volevano recarsi a Londra per la famosa maratona.

Avendoci la "Rana" (Ryanair) coperto tutte l'eventuale maggiorazione di spese e guadagnando diverse ore di permanenza, partendo prima e tornando dopo, abbiamo accettatto senza problemi. Partenza e ritorno quindi non più da Ancona ma da Perugia con ritorno a Pescara.

La partenza alle 7 di venerdì 24 aprile mi ha costretto ad un'acrobatica sveglia alle 6 di mattina, orario più consono per andare a dormire che per svegliarsi. Barba, colazione ed alle 6:45 mi sono fatto accompagnare a Civitanova, al punto di ritrovo.

Siamo partiti puntualissimi, crededo per Perugia, ma ho scoperto che c'era una fermata alle 7:30 anche a Trodica che mi avrebbe consentito di dormire 30 minuti di più. Azz!

Alle 9:30 siamo arrivati all'aeroporto di Perugia dove, dopo un viaggio con nuvole e pioggia, finalmente splendeva il sole. Per il viaggio ero partito con un Fay primaverile nel trolley e con indosso un Woolrich siberiano che era un po eccessivo per il clima italico ma si sarebbe rivelato utilissimo in UK.

Ero curioso di vedere l'aeroporto di Perugia (ovvero Bastia Umbra) perché non essendo lontanissimo un giorno potrebbe risultare utile per volare da qualche parte nel mondo. Ho visto con piacere che è facile da raggiungere e c'è la possibilità di lasciare l'auto nei dintorni senza dover per forza pagare il parcheggio ma è più scarso di un autogrill in una strada di campagna.

Piccolo da far paura e senza niente all'interno, lo scalo perugino era carente addirittura nelle toilettes che dovrebbero essere il servizio minimo offerto. Due per gli uomini e due per le donne quelle presenti prima del controllo passeggeri e solamente una nell'area partenze, dopo aver effettuato i controlli. Incredibile.

L'aereo è decollato alle 11:30 ed abbiamo toccato terra alle 13:45 che sono diventate di colpo le 14:45 con il fuso orario. In aeroporto qualcuno ha cambiato degli euro, altri si sono fatti dei bei sfilatini e dopo 30 minuti ci siamo ritrovati a prendere il pullman della Terravision per Victoria Station (15 euro andata e ritorno).

Il Michele, con un abile mossa, era andato a parlare con la ditta dei trasporti ed era riuscito ad ottenere di farci salire tutti sullo stesso autobus. Credo sia stato abbastanza facile visto autisti e bigliettai erano quasi tutti italiani e molto probabilmente del sud come il nostro organizzatore foggiano e sicramente avranno parlato anche lo stesso dialetto.

Alle 15:30 siamo partiti per Victoria, dove a causa dell'inteso traffico, siamo arrivati con un leggero ritardo (alle 17). Poi abbiamo scoperto che c'erano alcune strade chiuse per colpa di una manifestazione di protesta della comunità Tamil. Londra è peggio di Roma, vanno tutti li a protestare.

Gli hotels in cui alloggiavamo erano due, abbastanza vicini tra loro, ed il nostro si trovava proprio nella via dietro alla Victoria Coach Station. Me lo devo ricordare la prossima volta che tornerò perché era veramente comodo. Era un cesso come tutti gli hotels inglesi, a parte quelli "stellati" credo, ma almeno si trovava in una posizione centrale e soprattutto avevamo trovato un bar li vicino, gestito da ragazzi italiani, che cucinava anche la pasta (Barilla!).

Dopo una prolungata attesa fuori dall'ingresso, dovuta ad un problema sulla distribuzione delle camere, alle 17:45 finalmente siamo riusciti a prendere possesso della nostra n.15, posta sotto la sede stradale.

Per scendere bisognava passare da una porticina bassa e stretta e fare una rampa di scale ripida e tappezzata di moquette. Nel corridoio erano appoggiati dei sacchi dell'immondizia che abbiamo dovuto spostare per poter passare. So dirty!

Nonostante il percorso per arrivarci non fosse dei più agevoli, siamo riusciti ad arrivare alla camera ed abbiamo scoperto con piacere che almeno c'era una cosa positiva, lo spazio. C'erano 6 posti letto: un matrimoniale con un singolo sopra, un classico letto a castello singolo e in una stanzina collegata, un altro letto ed il bagno.

Cavolo che suite.. mancava solo la vasca idromassaggio e... una finestra. Si, nelle stanze c'era solo un lucernaio e nessuna finestra vera e propria e la moquette nel pavimento era sicuramente terreno fertile per acari e pulci.

Essendo il letto singolo l'unico senza sponde, ho chiesto ai compagni se potevo prenderlo io ed ovviamente nessun motivo in contrario. Ho condiviso la camera con Andrea e Paolo, più o meno miei coetanei, con cui sono trovato molto bene, avendo praticamente gli stessi interessi: la pussy.

Alle 18:30 l'appuntamento fuori dall'hotel per il primo contatto con la città.

Siamo partiti alla volta del Tate (Tate Modern London) che abbiamo raggiunto dopo una bella camminata. La metro era stata esclusa come opzione perché essendo in tanti e con gente "matura", era da difficile restare uniti e saremmo andati sicuramente incontro a smarrimenti.

Prima di visitare la galleria, essendo già le 21, ci siamo diretti all'ultimo piano dove c'era il ristorante, con una meravigliosa vista panoramica della città. La vista era realmente fantastica, soprattutto dopo il tramonto, quando si spegneva il sole e si accendevano le mille luci della città ma l'abbiamo pagata a caro prezzo.

Finito di cenare siamo scesi a visitare la mostra che purtroppo (o per fortuna) chiudeva alle 23.

La Tate Modern è una galleria d'arte parte del complesso museale Tate del Regno Unito, le altre gallerie del sistema sono la Tate Britain, Tate Liverpool e Tate St Ives. Si trova a Londra, nella zona di Bankside; è ospitata in una ex centrale elettrica ed è dedicata all'arte moderna internazionale.

Come spesso accade, l'arte moderna non è capita dai contemporanei ed infatti, anche in questo caso, le espressioni più ascoltate dai miei compagni di viaggio sono state: ma che cazzo è sta cagata?

Alle 23 siamo usciti dal Tate e passeggiando verso il centro, siamo tornati all'hotel più o meno alla 1:45.



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Aggiornato: 30.12.09