Giovedì 13 Agosto

Avendo davanti una giornata ricca di appuntamenti, abbiamo messo la sveglia alle 7:45.

Il giorno precedente, dopo una intensa trattativa per sms con il tassista conosciuto alla stazione, ci eravamo finalmente accordati sul prezzo (partendo da 400 siamo arrivati a 320 zloty), per farci portate alla miniera di sale di Wieliczka e ad Auschwitz. Quando mancano pochi minuti alle 9 mi manda un messaggio dicendo di essere sotto il nostro appartamento e noi scendiamo immediatamente.

Incontriamo Augusto (il tassista) che ci accompagna alla macchina, una bella Audi A4 station wagon con interni in pelle, a cui sicuramente teneva più che alla moglie. Parliamo del più e del meno e ci dice di essere stato in Italia diverse volte con quell'auto, sia per lavoro che in vacanza. Si vedeva proprio che le voleva bene.

Alle 9:25 siamo arrivati alla miniera e dopo aver pagato 64 zloty e fatto un po di fila, poco dopo siamo finalmente entrati. Conoscevo già la miniera per averla visitata in un precendete viaggio e sapevo già che ci aspettavano infiniti gradini per scendere nel sottosuolo ed un ascensore preso dal campo di concentramento per risalire alla fine della visita.

Nel mezzo, una lunga camminata tra ricostruzioni storiche, statue di sale, laghi sotterranei, impalcature gigantesche e tantissimo legno, usato per qualsiasi cosa. In qualsiasi cosa si percepiva una forte devozione alla religione che aveva il suo apice nella chiesa sotterranea, scavata interamente nel sale dove c'erano delle bellissime statue e quadri raffiguranti scene del vangelo. Non poteva mancare nemmeno la statua di Giovanni Paolo II, il massimo espondente della religiosità polacca. In quella chiesa vengono celebrati moltissimi matrimoni perché, essendo il sale ottimo per la conservazione, la tradizione vuole che un matrimonio celebrato al suo interno duri per sempre.

Alle 12 finisce la nostra visita alla miniera e dopo aver ritrovato Augusto, siamo partiti per i campi di concentramento.

Arriviamo a Birkenau o "Auschwitz 2" alle 13:35, dopo un'ora e venti di macchina, essendo distante poco più di 70 km ed entriamo a visitare quelle capanne che hanno ospitato decine di migliaia di persone respirando un clima quasi irreale. Il campo non era altro che un terreno grandissimo in cui erano state costruite decine di capanne in cui dormivano i prigionieri. Ovviamente era stato tutto ricostruito essendo stato distrutto alla fine della guerra, sia dagli alleati che dai tedeschi stessi, alla fine, per cancellare tutte le possibili tracce di quello che era successo li dentro. Praticamente, vedendone una è come se le avessimo viste tutte ed a parte un monumento, in fondo al campo, c'era pochissimo da vedere.

Da Wikipedia:

Birkenau era Vernichtungslager («campo di sterminio») del complesso di Auschwitz nel quale persero la vita circa un milione di persone, per lo più ebrei e zingari condotti alle camere a gas immediatamente dopo il loro arrivo.

Birkenau era inoltre il più esteso Konzentrationslager dell'intero sistema concentrazionario nazionalsocialista ed arrivò a contare fino ad oltre 100.000 prigionieri. Gli internati, reclusi separatamente in diversi settori maschili e femminili, erano utilizzati per il lavoro coatto o vi risiedevano temporaneamente in attesa di trasferimento verso altri campi. Il campo, situato nell'omonimo villaggio di Brzezinka, distava circa 3 chilometri dal campo principale e fu operativo dall' 8 ottobre 1941.

Augusto ci aveva dato un'ora, sapendo già il tempo che avremmo impiegato, e dopo un'ora siamo ritornati alla macchina.

Ormai era ora di mangiare ed abbiamo approfittato del trasferimento all'altro campo di concentramento per fare una sosta al ristorante, che era proprio attaccato. Alle 16 siamo entrati in quello chiamato "Auschwitz 1"

Per le notizie tecniche mi affido ancora a Wikipedia:

Conosciuto in seguito come Stammlager («lager principale»), era l'originario Konzentrationslager («campo di concentramento») reso operativo dal 14 giugno 1940 e centro amministrativo dell'intero complesso. Il numero di prigionieri rinchiuso in questo campo fluttuò tra le 15.000 e le oltre 20.000 unità. Qui furono uccise, in una piccola camera a gas ricavata dall'obitorio, o morirono, a causa delle difficili condizioni di vita, circa 70.000 persone, per lo più intellettuali polacchi e prigionieri di guerra sovietici.

In questo complesso, a differenza di quello precedente, c'erano molte cose da vedere. Era composto da una ventina di costruzioni, dove all'interno si trovava di tutto, dai documenti relativi ai prigionieri, alla valigie con cui gli stessi erano arrivati, ai capelli tagliati per farne imbottiture per le auto, agli oggetti di uso quotidiano, fino alle protesi delle gambe.

I vari blocchi (così erano chiamate quelle costruzioni) erano divisi per nazioni e c'era ovviamante anche quello italiano dove all'ingresso c'era una poesia di Primo Levi e dentro molti documenti fotografici dell'epoca. In una di queste costruzioni c'era un lungo corridoio pieno di foto di facce di prigionieri dove sotto c'era scritta la data di ingresso al campo e quella di morte che spesso non superava i due mesi.

La cosa che mi ha fatto più impressione è stata il muro dove venivano effettuate le fucilazioni. Era stato insonorizzato e le finestre che davano su quel cortile erano state murate per non far vedere agli altri prigionieri cosa accadeva. Per non parlare delle foto dei bambini denutriti e dei racconti della guida su tutti gli esperimenti umani e le torture che venivano fatte. Senza parole. Credo che una visita ad Auschwitz valga più di 100 documentari.

Alle 18 siamo abbiamo terminato la visita, passando per ultimo nella famosa camera a gas camuffata da doccia e con i forni adiacenti dove i corpi venivano bruciati. Un orrore!

Siamo tornati a Cracovia che erano le 19 e dopo aver fatto la spesa al solito negozio sotto casa ed un giro in città, alle 20:45 siamo tornati in appartamento per mangiare e riposarci un po dopo l'estenuante giornata.

Dopo aver "ricaricato le batterie", alle 23:40 siamo usciti in cerca di "movida" ed abbiamo chiuso la serata al solito Prozac, eletto il nostro locale preferito. Alle 3 siamo andati a dormire.


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Aggiornato: 05.05.10