Amsterdam 3

Domenica 3 maggio 2015

Non avevamo un programma ben definito per la vacanza ma ero consapevole che dopo un giorno e mezzo in giro per il centro bisognava assolutamente trovare qualche posto interessante e visto che avevamo l’auto a disposizione, anche fuori da Amsterdam. La notte per fortuna ha portato consiglio e dopo aver googlato a destra e a manca, ho trovato due posti carini e caratteristici: il villaggio dei mulini a vento Zaanse Schans ed il parco di tulipani più grande del mondo di Keukenhof.

Otto e mezzo in piedi e dopo mezz’ora ci troviamo con gli altri per andare a fare colazione. Scegliamo chiaramente il McDonald’s vicino l’hotel e alle 10 in punto partiamo alla volta di Zaanse Schans, distante circa 45 km dall’hotel, che raggiungiamo in una trentina di minuti.

Questa località poco fuori Amsterdam è un quadro di Rembrandt in 3D. Appena arriviamo al parcheggio, davanti ai nostri occhi si stagliano i mulini a vento, con dei canali e l’erbetta tagliata rada, nonostante il cielo coperto, abbiamo un tuffo al cuore per la serenità, familiarità e bellezza di questa visione. Sembra un paesaggio incantato, si torna indietro nel tempo per rivivere le atmosfere dell’epoca e comunque di un posto tenuto in modo impeccabile. Camminiamo per il borgo pieno di botteghe tipiche, creperie, posti di ristoro, (bagni per i molti turisti), un meraviglioso negozio Henri Willig (ottimo formaggio olandese), per poi uscire dal borgo e arrivare ad ammirare i mulini a vento, alcuni dei quali perfettamente funzionanti.

Con Gianluca decidiamo di fare un giro per il paese e rimaniamo incantati di tutte quelle case tenute in modo impeccabile, con recinzioni in ferro battuto, del verde curatissimo davanti, costruite a mattoncini e con grandi finestroni e facciate decorate.

Alla fine, dopo tanto camminare, ci rendiamo conto che accanto a noi scorre il fiume e per tornare dall’altra parte sarebbe stata una bella scarpinata ma per fortuna c’è un signore con una barchetta che effettua un servizio ferry e per un euro ci trasporta nell’altra sponda.

Il tempo che era già nuvoloso purtroppo decide di rovinarci la mattinata ed inizia a mandare giù acqua. Nel frattempo arriviamo ad uno dei tanti negozi e ci rifugiamo all’interno. A parte i classici souvenir, c’era molto di più in quel negozio perché da una porta in fondo si accedeva al caseificio, dove erano esposte in bella vista decine e decine di forme di formaggio.

Usciti dal negozio incontriamo Claudio e Lina con cui proseguiamo insieme fino al successivo negozio/museo, quello degli zoccoli. Ce n’erano di tutte le forme, rigorosamente in legno, intarsiati e lavorati in maniera stupefacente. Alle pareti ed appesi in tutta la superficie del soffitto erano esposti zoccoli di tutte le taglie e colore. Ad un certo punto, in un angolo del negozio è arrivato un ragazzo che ha messo in funzione un tornio e dopo avervi inserito due blocchi di legno ha dato una dimostrazione pratica di come si producono (producevano?) i tradizionali zoccoli olandesi.

A dieci minuti all’una lasciamo il villaggio dei mulini per raggiungere il parco di Keukenhof, distante poco meno di 50 chilometri. Arriviamo alle 13:30 e prima di entrare, già nel parcheggio, rimaniamo subito sbalorditi: era una distesa immensa di auto in uno terreno di cui non si vedeva la fine. Il tempo purtroppo non ci è stato amico e siamo dovuti scendere dall’auto con l’ombrello aperto.

A differenza del posto precedente, in questo si pagava, ed anche una somma importante: ben 16 euro.

Da Wikipedia: Keukenhof è un parco botanico creato nel 1949 e situato nei pressi della città di Lisse, a circa 35 km a sud-ovest di Amsterdam. È una delle principali attrazioni dei Paesi Bassi ed è considerato il più grande parco di fiori a bulbo del mondo, oltre che uno dei luoghi più fotografati in assoluto. Vi fioriscono sette milioni di bulbi piantati a mano su una superficie di 32 ettari. Il parco è aperto al pubblico soltanto per due mesi, dall’inizio della primavera alla metà di maggio. Oltre a 4 milioni e mezzo di tulipani in 100 varietà diverse, sono presenti in gran numero, tra gli altri, narcisi, giacinti e muscari. Nel parco inoltre vi sono 2500 alberi di 87 specie diverse, un lago, canali e vasche d’acqua con fontane, un mulino a vento e numerose sculture che lo rendono in questo ambito il parco più ricco del paese.

Giriamo per il parco sotto una leggera pioggerellina che per fortuna ogni tanto ci lascia in pace. Cerchiamo di seguire un percorso con la mappa che abbiamo preso all’ingresso ma ovunque guardiamo è uno spettacolo di colori e veniva voglia di deviare per vedere questo e quel fiore dalla colorazione così particolare. Una meraviglia per gli occhi e l’olfatto suscitata dalle migliaia di aiuole fiorite disegnate con geometrica precisione a formare un esteso manto multicolore con chiazze rosse, gialle, blu, bianche e perfino nere tante quante sono la varietà dei tulipani. Un laghetto con i cigni accresce l’aspetto paradisiaco del luogo mentre dentro le serre ci si può fare una cultura sulla coltivazione dei fiori e su alcuni segreti della scienza botanica.

Rimaniamo per circa tre ore ed alle 16:30 ripartiamo alla volta dell’hotel, che raggiungiamo in un ora esatta.

La vacanza stava volgendo al termine e l’indomani avevamo l’aereo ad un orario improbabile, le 6:40 della mattina. Da ciò ne deriva che per la cena siamo rimasti nel paesino di Breukelen, senza tornare ad Amsterdam. Usciamo alle 20 in punto e ci addentriamo nel paesino dove a dire il vero non troviamo molta vita. Poco lontano dalla piazza e dalla chiesa principale c’erano due posti per mangiare, credo gli unici: uno era un classico pub mentre l’altro aveva un aspetto migliore, più raffinato e visto che era “l’ultima cena” siamo andati nel secondo.

Alle 22:30 eravamo già in hotel e per quando ho rifatto la valigia, mi sono messo sotto le coperte dieci minuti prima di mezzanotte.

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