Berlino 1

Giovedì 9 giugno 2016

Ritrovo nei pressi dell’autostrada e poco prima delle nove di un piovoso giovedì mattina, partiamo con la Multipla di Maurizio in direzione Bologna, con a bordo anche un ospite trovato con Blablacar.

Alle 11:30 siamo al low cost parking di Calderara di Reno, paghiamo i nostri 23 euro per quattro giorni di sosta e poco dopo siamo a bordo della navetta che in pochi minuti ci accompagna all’aeroporto. L’ultima volta che avevo preso l’aereo a Bologna i signori del parcheggio ci accompagnavano direttamente al secondo piano, vicino all’uscita ma evidentemente qualcosa è cambiato visto che stavolta ci lasciano immediatamente fuori dal parcheggio.

Decolliamo qualche minuto prima della 14 e tocchiamo terra nella capitale tedesca dopo un’ora e venti minuti esatti. Riusciamo a salire su un autobus solamente alle 16:10 e con questo raggiungiamo Rudow che dista quasi quattro chilometri, da dove possiamo prendere la metro che in quaranta minuti ci porta ad Adenauerplatz, nei paraggi dell’hotel, che raggiungiamo alle 17:20.

L’Hotel Pension Margrit come ho detto ha dei prezzi onesti e si trova al secondo piano di un vecchio edificio ma non abbiamo da lamentarci di nulla, la stanza era grande, pulita e su 74 recensioni di Tripadvisor la metà l’hanno trovato molto buono ed il 20 percento addirittura eccellente, quindi il mio giudizio è più o meno in linea con gli altri ospiti passati per la struttura.

Rimaniamo un’ora esatta, giusto per organizzare le idee, e alle 18:20 usciamo finalmente a visitare la città.

Ci avviamo a piede verso la Kurfürstendamm, a un paio di centinaio di metri dal nostro hotel e giunti all’incrocio, nel sottopasso della Adenauerplatz, ci fermiamo per un panino veloce, prima di riprendere la marcia.

Percorriamo tutta la Ku’damm, abbreviazione popolare di Kurfürstendamm, incontrando i negozi delle griffe internazionali più famose, fino ad arrivare nei pressi dello zoo, davanti alla tristemente nota Kaiser-Wilhelm-Gedächtniskirche, la chiesa dove si è verificato l’attacco terroristico con un camion sulla folla, qualche mese dopo il nostro viaggio, il 19 dicembre dello stesso anno.

Da Wikipedia: La Kaiser-Wilhelm-Gedächtniskirche (Chiesa commemorativa dell’Imperatore Guglielmo), o semplicemente Gedächtniskirche (Chiesa della Memoria), è una chiesa di Berlino, nel quartiere di Charlottenburg. La chiesa originale venne costruita nel 1890, ma fu gravemente danneggiata in un bombardamento nel 1943. L’edificio originario non è più stato ricostruito, ma è stato affiancato da architetture moderne costruite tra il 1959 e il 1963: il contrasto tra la rovine antiche e la parte moderna è una testimonianza degli orrori della seconda guerra mondiale. Al centro di Breitscheidplatz, segna l’inizio di importanti strade, come il Kurfürstendamm e la Tauentzienstrasse, di cui costituisce il fondale prospettico. È un importante elemento architettonico di Berlino ovest nell’asse del Generalszug.

Rimaniamo nei pressi della Breitscheidplatz per il resto del tempo, rilassandoci un po’ dopo il trambusto del viaggio, ed alle 20:30 scendiamo nella metro, per arrivare in camera nel giro di una mezz’ora.

Data l’ora tarda, non facciamo passare troppo tempo e alle 22 siamo già fuori per una ricognizione notturna, iniziando dalla Potsdamer Platz, con i suoi inconfondibili grattacieli, passando per la “Berliner Boulevard der Stars”, una sorta di Walk of Fame berlinese, strada molto famosa tra i cinefili e affollatissima in occasione del festival del cinema di Berlino.

Da Wikipedia: La piazza ha avuto una storia travagliata, risentendo degli eventi che hanno trasformato Berlino durante il XX secolo: negli anni della repubblica di Weimar costituiva il maggiore centro commerciale, culturale e di trasporti della città; successivamente fu spodestata dall’area del Neuer Westen circostante Breitscheidplatz; devastata dalla guerra e drammaticamente segnata dall’erezione del Muro, ha costituito negli anni novanta il più ambizioso progetto urbano della città riunificata. Attualmente Potsdamer Platz è centro di un nuovo quartiere residenziale, direzionale e commerciale; costituisce un eccezionale richiamo turistico e simboleggia la nuova Berlino. La piazza resta tuttavia separata dalla città circostante, e non è riuscita ad imporsi, come auspicato, come “nuovo centro” della città.

Passiamo quindi al vicino Sony Center, con la sua architettura mega galattica. Merita una visita questa piazza tecnologica con la copertura che cambia colore, uno dei simboli della rinascita di Berlino dopo la riunificazione. Pensare che qui era il regno della tristezza e della pochezza, causati dalla dittatura sovietica ed ora invece è uno sfavillio di modernità e vita. Il centro è dominato dal grosso tendone che lo rende riconoscibile da quasi ovunque. Quartiere hi tech, per una passeggiata gradevole ed una sosta divertente nel centro di Berlino.

Nella nostra passeggiata serale, ci dirigiamo quindi verso il monumento simbolo della capitale tedesca, la Porta di Brandeburgo e subito prima incontriamo il Memoriale per gli ebrei assassinati d’Europa, conosciuto anche come Memoriale dell’Olocausto, progettato dall’architetto Peter Eisenman, assieme all’ingegnere Buro Happold, per commemorare le vittime della Shoah. Il Memoriale è composto da un campo di 2.711 stele ed accoglie ogni anno al Centro d’Informazione più di 500.000 visitatori provenienti da ogni nazione.

Finalmente, quando sono circa le 23:30, arriviamo al monumento simbolo di Berlino e probabilmente di tutta la Germania: la maestosa Brandenburger Tor. La Porta di Brandeburgo, in stile neoclassico, si trova sul lato occidentale del Pariser Platz, nel quartiere di Mitte al confine con il quartiere del Tiergarten. Si tratta di un monumento che ha fatto la storia: chiaramente le impressioni alla vista risentono della grande importanza storica e della posizione che questa porta ha rispetto alla città. Non si può non andare col pensiero al triste messaggio che esso comunica. Due mondi distanti e divisi che per anni hanno tenuto separati abitanti di cultura e storia identiche. E con un numero elevatissimo di vittime che avevano come unico desiderio quello di ritrovare una perduta libertà. Oggi è, e deve essere, il simbolo del riscatto della storia.

Dopo la veloce ricognizione notturna ed aver visitato il monumento simbolo della Germania, quando si è fatta quasi l’una, decidiamo che è il momento di rientrare in hotel.

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