Germania e Polonia 3

Domenica 7 agosto 2016

Sveglia abbastanza mattutina, alle 9:15 (ero andato a letto alle 3:50) e dopo esserci preparati, alle 10 siamo già in macchina per andare nel centro Poznań, se non fosse che pochi minuti dopo essere partiti, notiamo un grande assembramento di persone accanto alla strada e decidiamo di fermarci per capire cosa ci sia. Era un grande mercato, fatto su uno spiazzo di terra, dove si vendeva un po’ di tutto, come animali, abbigliamento, frutta e verdura, fiori ma si potevano trovare anche accessori per cellulari e cianfrusaglie trovate in qualche soffitta.

Giriamo un po’ tra le bancarelle e dopo una decina di minuti ce ne andiamo, non prima di essere passato in un negozio di telefonia li vicino, dove mi procuro una sim polacca, per poter navigare in internet con lo smartphone, ad un costo veramente irrisorio (7 zloty – 1,7 euro) ma dovevo passare in un negozio della Orange per lasciare i miei dati ed attivarla.

Arrivati in centro, approfitto del primo centro commerciale che troviamo (Stary Browar – Il Birrificio Vecchio) per sbrigare la pratica “attivazione sim” ma stavo quasi rinunciando, tanto il tempo che ho dovuto aspettare prima che arrivasse il mio turno. La struttura, nel cuore della città, può vantare del titolo di miglior centro commerciale d’Europa. Stary Browar è il centro per il commercio, l’arte, gli affari che è sorto da una sapiente ristrutturazione dell’antico birrificio Hugger, costruito a partire dal 1844. Raggiungo quindi Gianluca e Samoele ed usciamo nel parco adiacente, dove, complice la bella e calda giornata, c’erano tante persone a godersi il sole sulle sdraio oppure accampati in mezzo al prato.

Dopo il centro commerciale, iniziamo a visitare qualcosa di serio e poco dopo mezzogiorno ci troviamo nella Chiesa di San Stanislao (o di Fara) e Collegio dei gesuiti. Si tratta di un complesso religioso barocco, con il collegio a tre piani a ferro di cavallo e la chiesa limitrofa decorata con stucchi e statue. Bella chiesa a pochi passi dalla Piazza del Mercato e dai sui edifici multicolori. Facciata tutto sommato sobria, ma appena si entra si resta stupiti per l’abbondanza dei dettagli. Si sente tutta la grandiosità, la magnificenza e la “potenza” della Chiesa, come spesso accade negli edifici sacri di impronta gesuitica. Complice il forte contrasto di colori, la posizione quasi “soffocata” dagli edifici laterali che la sovrastano, questa chiesa è un esempio di barocco centro europeo che, già di per sé “maestoso”, qui sembra raggiungere un’apoteosi. impressionante il colonnato in marmo. La facciata esterna non lascia intuire le grandi dimensioni di questa chiesa che contiene tantissimi stucchi, opere di vario genere, affreschi, trompe l’oeil prospettici e delle belle logge.

Molto carino anche il cortile interno, con delle grosse panchine e molti alberi su grandi contenitori di legno, il tutto con delle ruote che permettevano di liberare lo spazio quando necessario. Al centro della piazzetta, il monumento a due caprette, simbolo della città di Poznań.

Vicino alla chiesa, dopo aver percorso qualche decina di metri, facciamo il nostro ingresso nella bellissima Piazza del Mercato Vecchio (Stary Rynek), il grande spazio su cui è sviluppata la Città Vecchia, il centro storico di Poznań. I lati della piazza, una delle più grandi della Polonia, misurano 140 metri e nella parte centrale si erge un gruppo di edifici, ricostruiti dopo i disastri della seconda guerra mondiale, il principale dei quali è il Vecchio Municipio della città. Filari di edifici sono disposti sui lati della piazza; una volta case popolari, le kamienice, oggi sono utilizzati come ristoranti, bar e pub, spesso con tavoli all’aperto sulla piazza.

Da bravi turisti, giriamo un pochino per i quattro angoli della Stary Rynek, ammirando la bellezza della case dai colori pastello che vi si affacciano, alcune delle quali con disegni e decorazioni particolari. Dopo una sosta rigenerante per una buona birra, in un bar della piazza, continuiamo la passeggiata fin sopra una collina poco distante, dove visitiamo la chiesa francescana dedicata A Sant’Antonio da Padova, molto semplice all’esterno, ma stupenda all’interno. Un capolavoro del barocco, ricca di ornamenti, sculture, affreschi e decorazioni. Un barocco però insolito, giocato sul colore più che sugli ori. Bellissimo il contrasto tra il rosso che circonda ed esalta l’altare maggiore e il chiarore delle navate laterali.

Scendiamo dalla collina e continuando sul filone religioso, andiamo a visitare un’altra chiesa, anzi, la chiesa per eccellenza di Poznań, la Cattedrale di San Pietro e Paolo, “the principal church of the archidiocese” come recita un cartello all’ingresso.

Costruita sul terreno dell’isola Ostrow Tumski, è un edificio piuttosto recente, essendo stato consacrato nel 1880, benché si sa da studi archeologici che la prima chiesa cattolica in questa zona, anch’essa con dimensioni imponenti, risale a prima dell’anno Mille. La pianta della cattedrale è a croce latina, pur con alcune differenze, e presenta una organizzazione spaziale e artistica di tipo gotico, con tre navate e numerose cappelle laterali, tra le quali spicca, per valore artistico, la Cappella d’Oro, con la sua cupola dorata.

Torniamo quindi in centro, un panino veloce al McDonald’s e passeggiando per la città, prima di arrivare al Castello Imperiale, passiamo per Plac Wolnosci (Piazza della Libertà), dopo c’è una bellissima fontana futuristica ad abbellirla e visitiamo senza soffermarci troppo, anche nella vicina chiesa cattolica del Santissimo Salvatore, impressionante dall’esterno, con la sua altissima torre e particolarmente austera e minimalista all’interno, in perfetto stile neogotico.

Verso le 17:45 raggiungiamo il Castello Imperiale. Quella che un tempo fu la residenza di Guglielmo II oggi assolve ad una serie di nuove funzioni che si possono sintetizzare come “Centro Culturale” di Poznań. È nel contempo galleria d’arte, Cinema, Sala Concertistica. Il Castello (in polacco “Zamek”) è anche uno dei più importanti monumenti della Città.

Il castello ospita ogni anno circa 700 eventi culturali: mostre, concerti, rassegne cinematografiche, spettacoli teatrali, appuntamenti letterari, laboratori didattici ed organizza anche manifestazioni all’aperto come “l’onomastico della Via di San Martino”, lo “Jarmark” (fiera) di San Giovanni, il capodanno comunale e il finale della Grande Orchestra della Beneficienza Natalizia. Tutto questo fa sì che il Centro Culturale “Zamek” sia oggi la più grande istituzione per la diffusione della cultura a Poznań, il cui programma è indirizzato ad un pubblico sempre più vasto.

Usciti dal Castello, avendo ancora un po’ di tempo prima di tornare in hotel, decidiamo di passare a visitare l’Inea Stadion, costruito in vista degli europei di calcio 2012, assegnati a Polonia e Ucraina. L’impianto ha ospitato alcuni incontri del campionato europeo di calcio 2012 e ospita le partite casalinghe del Lech Poznań e occasionalmente del Warta Poznań ma quando arriviamo è tutto chiuso e possiamo ammirarlo solamente dall’esterno. Dopo aver fatto qualche foto, riprendiamo la via dell’hotel, dove arriviamo poco dopo le 19:30.

Usciamo verso le 21:30, per questa nostra ultima serata a Poznań, e andiamo a cenare in un ristorante centralissimo, nella piazza principale. Per usare un eufemismo, potrei dire che non c’era moltissima gente in giro e quando abbiamo finito di cenare, verso le 23, non c’era praticamente più nessuno. Facciamo una piccola passeggiata per le vie del centro e poco dopo mezzanotte eravamo già nella nostra stanza.

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