Malta 1

Venerdì 19 ottobre 2012

Dopo aver regolarmente lavorato in mattinata, alle 12:50 passa a prendermi Simone e partiamo alla volta dell’aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna. A dire il vero la nostra destinazione era il Park to Air, parcheggio ad un paio di km dall’aeroporto, dove si spende pochissimo per lasciare la macchina. Una volta sbrigate le formalità, siamo stati accompagnati all’aeroporto dalla loro navetta, che ci ha lasciati all’ingresso dello scalo in pochissimo tempo. Veramente un ottimo servizio.

Ho volato diverse volte dal Marconi che conosco ormai molto bene ma questa volta abbiamo trovato una novità: il check-in della Ryanair ce lo hanno fatto fare in un capannone distaccato, distante una decina di minuti a piedi e per raggiungerlo abbiamo dovuto fare una bella passeggiata tutta esterna all’aeroporto. Non oso pensare con la pioggia ed il freddo come possa essere quel percorso.

Usciti dai check-in, per tornare al settore partenze, abbiamo fortunatamente trovato un trenino fuori del capannone che stava facendo salire delle persone. Sembrava proprio di quelli per i bambini ed era di un ridicolo assurdo ma pur di evitarci altri dieci minuti di camminata, siamo saliti a bordo senza pensarci troppo.

Ci rechiamo direttamente ai controlli personali dove troviamo ad attenderci una folla oceanica ma avendo tutto il tempo a disposizione, ci siamo armati di santa pazienza ed abbiamo aspettato tranquilli. A differenza di altri aeroporti minori, quello di Bologna ha tanti negozi nell’area partenze che per passare il tempo sono eccezionali anche se, partendo sempre dagli ultimi gates in fondo a destra, ammazziamo spesso il tempo mangiando qualcosa al bar.

Decolliamo con un leggero ritardo, alle 17:27 (orario ufficiale 17:10) e tocchiamo terra nel suolo maltese quando sono le 18:50. Volo tranquillo come sempre e questa volta, complice un equipaggio accondiscendente, riesco a sedermi nella file centrale, sull’uscita di emergenza, dove ci sono posti più spaziosi ma che da qualche tempo, sono stati messi a listino da Ryanair, come già avveniva con la Wizzair.

Poco prima di atterrare, mi faccio convincere dall’assistente di volo a prenotare il trasferimento in città tramite loro, al costo di 7 euro per l’andata e 12 per A/R ma come sempre accade, appena arriviamo al banco del “Maltatransfer”, scopriamo che facendolo a terra avremmo pagato solo 5 euro per tratta e solo alla fine della vacanza scopriremo che per il ritorno non serviva affatto. Niente di grave, abbiamo pagato solo 12 euro invece che 5. Diciamo che abbiamo preso delle fregature molto più “importanti” in viaggi passati.

Dopo una piccola difficoltà nel trovare la navetta per la città (a dire il vero ci hanno abbandonati per quasi trenta minuti, senza notizie) alle 19:40 riusciamo finalmente a muoverci dall’aeroporto e dopo un paio di fermate intermedie, dopo mezz’ora raggiungiamo il nostro hotel.

Troviamo ad accoglierci un ragazzo che parla un buon italiano (come moltissimi abitanti dell’isola) e dopo aver pagato i nostri 120 euro (venti euro a testa per notte) saliamo al terzo piano, con l’ascensore, e prendiamo possesso della nostra camera.

La stanza è molto spaziosa ma con degli arredi essenziali, una piccola scrivania, un armadio, ovviamente due letti, un piccolo lcd appeso al muro ed un bagno munito di doccia moderno e pulito. Per rinfrescare l’ambiente c’era un grosso ventilatore a soffitto ed uno più piccolo a terra che sembrerà strano per la seconda metà di ottobre ma sono stati utilissimi. Tra i due letti c’è un finestrone che da su di un piccolo terrazzo da cui lateralmente si può vedere il mare. Ci avevano proposto una camera vista mare ad un prezzo maggiorato ma sinceramente non ce ne fregava niente di vedere il mare dalla finestra.

Usciamo dall’hotel poco dopo le 21 e ci incamminiamo verso San Giuliano (San Ġiljan), dove sarebbe dovuta esserci la movida serale, in cerca di un ristorante.

Per mangiare scegliamo la trattoria-pizzeria Vecchia Napoli, sul lungomare che collega Sliema a San Giuliano, dove si respirava proprio aria partenopea, dagli altarini con le foto di Maradona, alle gigantografie di bancarelle del mercato di Rione Sanità, alle pareti. Abbiamo mangiato pasta e pizza praticamente italiani ed abbiamo speso una cifra ragionevole.

Usciamo dalla trattoria alle 22:45 e proseguiamo il nostro cammino verso il centro del divertimento, rimanendo incantati dal paesaggio, dalla Spinola Bay di San Giuliano con le tante barchette e le mille luci, dal palazzo del casinò Dragonara e dal bellissimo The Westin Resort che lo conteneva, con una fantastica piscina illuminata, a due passi dal mare, con vista su tutta la costa.

Passiamo quel che resta della serata girando per i locali di Paceville, tutti molto affollati ed a mezzanotte e mezza saliamo su un taxi e ci facciamo accompagnare in hotel. Saremmo potuti andare anche a piedi ma per dieci euro (cinque ciascuno) non ne valeva la pena. Arriviamo in hotel alle 0:45 e dopo aver disfatto la valigia, provo anche il wifi, rimanendo sveglio fino alle 2:30.

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