Minsk 1

Martedì 13 Agosto 2019

Siamo arrivati finalmente al giorno della partenza, un caldo e assolato martedì 13 agosto. Avendo il volo alle 12:40 e stimando poco più di tre ore di auto per l’aeroporto, partiamo alle 7 in punto, sfruttando la comodissima rinnovata superstrada Val di Chienti e alle 10:15 siamo al Lowcost Parking di via Portuense 2365 (costo 38 euro per 9 giorni). Molto veloci nella registrazione (un po’ meno quando ti devono venire a prendere in aeroporto) e in un quarto d’ora siamo al Leonardo da Vinci.

Tutto regolare nei controlli dei bagagli (di solito i problemi possono verificarsi al rientro) e con una mezz’ora di ritardo sull’orario del volo, alle 13:10 decolliamo, a bordo di un Boeing 737-500. Aereo purtroppo completamente pieno e quindi non posso chiedere di spostarmi sui posti più larghi, quelli sopra le ali e soffro in silenzio per le due ore e venti minuti di viaggio, dove con mia grande sorpresa, ci offrono anche una scatoletta di cartone con del cibo all’interno e bevande.

Nonostante i trenta minuti di ritardo al decollo, l’atterraggio avviene in perfetto orario, alle 16:30 (locali) e tutto fila via liscio, abbastanza velocemente, senza particolari intoppi. Facciamo la nostra assicurazione obbligatoria (8 euro a testa) presso un box con una scritta ben visibile, passiamo il controllo passaporti, ritiriamo i bagagli, preleviamo qualche rublo (non sarebbe mai da fare in aeroporto per via dei cambi molto svantaggiosi ma non si può farne a meno) quindi usciamo dall’aeroporto e raggiungiamo la fermata degli autobus.

Quattro rubli per il biglietto e saliamo sul pullman che va alla stazione centrale dei bus di Minsk (accanto a quella ferroviaria) ma per chi non deve andare in centro, c’è la possibilità di scendere alla metropolitana di Uručča. Circa tre quarti d’ora di viaggio e alle 18 e qualche minuto siamo a Minsk, alla ricerca dell’Aparthotel ma giunti sul luogo scopriamo che quello è solo un ufficio e il nostro appartamento sarà da un’altra parte.

Prima della partenza avevo ricevuto qualche strana mail da questi signori, con qualcosa a cui non avevo dato particolarmente peso, che parlava di una cancellazione della prenotazione, mi sembra. Controllando sul sito di Booking, però, era tutto a posto e non mi sono preoccupato. Quando mi sono trovato in quell’ufficio è stato tutto chiaro: un signore dai modi abbastanza risoluti, prima di qualsiasi cosa, mi chiede di cancellare la prenotazione su Booking.com (in modo da non dover pagargli la commissione). Non mi è mai capitato in tanti anni di viaggi ma non ho scelta, a meno d’intavolare una discussione dagli esiti incerti. Fortunatamente avevo segnato da qualche parte le credenziali d’accesso e faccio come mi chiede anche se il fatto di non avere la “protezione” del portale, in caso di problemi, non mi piace molto.

Paghiamo, rigorosamente in contanti, e ci viene consegnata una chiave con su scritto l’indirizzo. Il signore ci spiega su una cartina dove troviamo l’appartamento (vulica Miasnikova 35 – вуліца Мяснікова 35), distante una decina di minuti a piedi, che raggiungiamo quasi subito ma una volta sul posto il vero problema è trovare l’ingresso. Giriamo un po’ intorno al palazzone, dove purtroppo non c’è nessuno a cui poter chiedere, e proprio non riusciamo a trovare il portone. Alla fine, dentro un negozio, troviamo una signora gentilissima che ci dice di aspettare un minuto e tirata giù la serranda (erano le 19 e immagino stesse chiudendo), ci accompagna dietro al palazzo, fino a davanti a un vecchio portone metallico. È bello trovare persone così disponibili, ti mette in pace con il mondo.

Parte condominiale da vecchio palazzo sovietico, visti un po’ dappertutto nei miei viaggi, con muri, scale e impianti elettrici in condizioni pietose ma una volta entrati nell’appartamento la situazione cambia completamente, con arredi e attrezzature moderni e in ottimo stato. Purtroppo c’è un letto matrimoniale, nonostante le mie richieste fatte su Booking ma avendo dovuto cancellare la prenotazione non mi posso lamentare con nessuno. O meglio, potrei lamentarmi con il signore che ha preso i soldi ma visto che Simone ha scelto volontariamente il divano, io mi tengo il letto matrimoniale e il problema è risolti.

Sistemiamo le nostre cose senza dilungarci troppo e dopo un’oretta, poco prima delle 20, usciamo in cerca di un negozio di telefonia, una delle cose indispensabili da fare data l’assenza del roaming in Bielorussia. Troviamo fortunatamente un “Velcom” ancora aperto nel nostro tragitto per il centro (Michajlaŭski zavulak 4 – Міхайлаўскі завулак 4) e con 10 rubli per un contratto di una settimana (dovremo quindi rinnovarlo prima del termine del soggiorno), anche questa faccenda è sistemata, siamo pronti per goderci la vacanza!

A questo punto non rimane che andare a cena e per non sbagliare, andiamo al centro commerciale Galileo, vicino alla stazione. Ci sono diversi ristoranti all’interno ma quello che ci piace di più si chiama Vasilki (Васильки) e solo parlando con un’amica, qualche giorno dopo, ho scoperto essere una catena economica bielorussa molto diffusa e apprezzata (per lo meno da lei). Usciti dal ristorante facciamo un giro all’interno della stazione, dove troviamo un cambiavalute che ci farà comodo, e a mezzanotte chiudiamo questa prima giornata in terra bielorussa rientrando in appartamento.

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