Minsk 3

Giovedì 15 agosto 2019

Dopo la giornataccia di ieri, oggi, giorno di Ferragosto, ci svegliamo con il sole e alle nove e mezzo siamo già in strada. Vorremmo andare a fare colazione al bar Kofeynya (КОФЕЙНЯ) di vulica Lieninhradskaja 3 (вуліца Ленінградская 3) che all’esterno riporta una grossa insegna con scritto “Lavazza” ma una volta sul posto vediamo che non è rimasto molto da mangiare e torniamo verso la metro fermandoci in un bar anonimo nel sottopasso, dove comunque, per un buon cappuccino e una brioche congelata spendo 5 rubli (2,20 euro) che non mi sembra poco.

Arriviamo con la metro a Uruchcha (Уручча) con l’intenzione di visitare il Dvorets Sporta Uruch’ye (Дворец спорта Уручье). Non avevo ben chiaro cosa fosse, credevo uno stadio, un centro sportivo, qualcosa di potenzialmente interessante e invece è semplicemente un grande palazzetto dello sport dove ovviamente, se non ci sono eventi sportivi, è tutto deserto. C’è anche una palestra, un bar, un bowling e in uno stabile accanto una piscina olimpionica (Gorodskoy Tsentr Olimpiyskogo Rezerva Po Vodnym Vidam Sporta – Городской центр олимпийского резерва по водным видам спорта) ma alle 11 di mattina è tutto chiuso e ce ne andiamo quasi subito.

Di fronte al complesso sportivo c’è la Saint Pantaleon Church (Царква лекара Пантэлеймона), una piccola chiesa ortodossa in legno molto carina e, apprendo da Google, nel territorio delle forze speciali militari. Poco distante, in effetti, ci sono degli uomini in mimetica che stanno facendo qualcosa in un terreno con delle attrezzature simili a dei metal detector. Troviamo chiusa anche la chiesa e dopo una bella camminata torniamo alla metro di Uručča (Уручча) per raggiungere il “bersaglio grosso” di questo nostro viaggio, il monumento simbolo di Minsk e del Paese: la Biblioteca nazionale di Bielorussia (Нацыянальная бібліятэка Беларусі).

“Un diamante di libri”, viene definita così da un articolo de La Stampa. La Biblioteca nazionale di Bielorussia, a Minsk, sembra una astronave a forma prismatica, in vetro e in acciaio: un edificio ipertecnologico di 22 piani per 72 metri d’altezza che, al calare del sole, si trasforma in un gioiello luminoso grazie a migliaia di led incastonati nella sua struttura. Potrebbe sembrare un museo della tecnologia, e invece ospita 8 milioni di libri, ovvero la più grande raccolta di pubblicazioni bielorusse e la terza in russo, dopo Mosca e San Pietroburgo. I cataloghi sono elettronici (per i più nostalgici esiste anche una versione cartacea) e c’è anche un braccio robotico che recupera i libri e li trasporta grazie a un lungo binario fissato al soffitto. Può ospitare duemila lettori, più altre 500 persone nella sala conferenze e offre numerosi servizi insoliti per una biblioteca, come una palestra e una spa con sauna. Oltre ai 90 mila soci, ogni anno sono 30 mila le persone che visitano la biblioteca come turisti e si affacciano dai ponti di osservazione all’ultimo piano. Da lassù si può osservare la capitale bielorussa a 360 gradi, un panorama scelto anche da tanti sposi per il loro album di nozze.

Diamo un’occhiata all’interno (costo 1,5 rubli) dove, al piano terra, troviamo una piccola mostra sulle gesta olimpiche di atleti nazionali. Ci accoglie un enorme quadro raffigurante la biatleta Darya Vladimirovna Domracheva (Дар’я Уладзіміраўна Домрачава), vincitrice di tre medaglie d’oro ai XXII Giochi olimpici invernali di Soči 2014 (individuale, inseguimento e partenza in linea) e diversi pannelli, documenti, oggetti, divise e altro materiale in ricordo degli sportivi bielorussi più importanti, mentre al piano superiore, foto, bandiere, libri e alcuni reperti all’interno di teche, riguardanti la storia del Paese.

Non rimaniamo a lungo all’interno, perché la parte visitabile dai turisti è comunque limitata alla base del “diamante” e dopo una mezz’ora usciamo per raggiungere l’ascensore (costo 3,5 rubli) per salire sul tetto di Minsk. Il panorama, è inutile dirlo, dall’altezza di una settantina di metri è spettacolare e vedo con piacere tanta natura con verde, alberi, boschi ovunque in lontananza. Anche qui, dopo aver dato un’occhiata tutto intorno, non c’è molto da fare e dopo qualche immancabile foto scendiamo. Non prima però di averne approfittato per individuare la nostra meta successiva che raggiungeremo più tardi: la Chiesa di Ognissanti.

Dato che nel frattempo si sono fatte le due di pomeriggio, prima di qualsiasi altra cosa passiamo all’attiguo centro commerciale Dana Mall per fare pranzo e dato che ormai lo abbiamo conosciuto e apprezzato, tra i tantissimi ristoranti e fast food presenti (Kfc, Mama Doma, Burger King, Dodo Pizza, Pasta Fresca, Prego, Papa John’s, etc.), scegliamo il Vasilki (Васильки).

Rifocillati e riposati, al piano terra del Дана Молл (Dana Mall) troviamo gli sportelli della Технобанк (Technobank) con un cambio molto vantaggioso e ne approfittiamo per prendere qualche rublo. Alle 16:15 finalmente usciamo per raggiungere la Chiesa di Ognissanti (Храм Усіх Святых), che avevamo individuato dal tetto della biblioteca e che dista solo qualche centinaio di metri.

Il tempio-monumento di Ognissanti si trova in un’area assieme a un’altra chiesa interamente costruita in legno (Chiesa della Santissima Trinità – Храм у гонар Святой Троіцы) e un piccolo parco. Il tempio è alto di 72 metri (insieme alla croce 74) ed è in grado di contenere 1.200 fedeli. La sua forma è particolare, simile a una tenda, completamente bianca con dettagli dorati e le tradizionali cupole a cipolla. La sua funzione non è esclusivamente di culto ma è stato concepito anche come museo e memoriale dei caduti nella seconda guerra mondiale e i credenti di tutti i paesi della CSI, vengono qui a onorare il ricordo di familiari e amici che sono morti nel corso delle ostilità. La recentissima apertura del memoriale, consacrato il 14 ottobre 2018 dal Patriarca Kirill, ha contribuito a un aumento significativo del flusso di pellegrini che desiderano inginocchiarsi nel santuario. Nel seminterrato della chiesa, nella cripta commemorativa, sono seppelliti i resti di tre soldati sconosciuti caduti nelle battaglie di tre guerre: la guerra patriottica del 1812, la prima guerra mondiale e la grande guerra patriottica.

Dopo averla ammirata esternamente, entriamo a vedere anche l’interno della chiesa, semplicemente meraviglioso, completamente decorato con immagini di santi e motivi floreali dai colori pastello, con finiture dorate classiche delle chiese ortodosse. Per quanto riguarda la chiesa di legno, invece, completamente diversa nei materiali ma altrettanto bella, essendo interessata da lavori di restauro non ci è possibile visitarla all’interno.

Quando sono le 17:30 lasciamo le chiese, raggiungiamo la metro davanti al Dana Mall (stazione Uschod – Усход) per tornare in centro e dopo un giro al supermercato del Galileo (il centro commerciale accanto alla stazione) per comprare il necessario per la colazione, verso le 19:30 rincasiamo.

Un paio d’ore di relax per ricaricare le batterie e poi usciamo di nuovo, passando prima a mangiare qualcosa e poi di nuovo alla Biblioteca nazionale per ammirarla anche di notte, con la sua illuminazione spettacolare. Poco dopo mezzanotte siamo di nuovo a casa.

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