Minsk 6

Domenica 18 agosto 2019

Sveglia più o meno al solito orario, verso le 8:30, poi dopo docce e colazioni, mentre stiamo a “cazzeggiare” in relax, alle 10 ci bussano alla porta. Chi cavolo è adesso? ci siamo detti. Sarà qualche testimone di Geova o un rapinatore? Nulla di tutto questo, apriamo la porta ed era la donna della pulizie che avevamo chiamato per il giorno precedente ma non essendo potuta venire, è venuta oggi. La facciamo attendere, ci prepariamo di fretta e dopo un quarto d’ora usciamo e la lasciamo lavorare.

Passando accanto alla Chiesa Rossa (Чырвоны касцёл), in Piazza dell’Indipendenza (Plošča Niezaliežnasci – Плошча Незалежнасці), notiamo che all’interno c’è in corso una celebrazione e qualche minuto ci fermiamo. Sono curioso di assistere a una messa con rito cattolico in una lingua diversa e devo dire che lingua incomprensibile a parte, tutto il resto è uguale alla mia parrocchia, perfino i canti.

Prima tappa odierna è lo Stadio Dinamo (Нацыянальны Алімпійскі стадыён Дынама) che dista una decina di minuti a piedi da Piazza dell’Indipendenza (Plošča Niezaliežnasci – Плошча Незалежнасці).

Da Wikipedia – Lo stadio Dinamo (Стадыён «Дынама») è un impianto sportivo calcistico di Minsk utilizzato in modo particolare dal Minsk e dalla Nazionale bielorussa. Aperto nel 1934, fu distrutto durante la Seconda guerra mondiale e ricostruito nel 1954. Ha ospitato varie competizioni calcistiche tra cui alcune partite delle Olimpiadi del 1980 ed è anche utilizzato dalla Dinamo Minsk e dal BATE Borisov per le partite di Champions League ed Europa League vista la ridotta capienza degli stadi di appartenenza. È stato ristrutturato tra il 2012 e il 2018 riducendo la capienza dai circa 40.000 a poco più di 20.000 posti.

Lo stadio si trova in una zona ben curata e pulita (come del resto tutta Minsk) e appena giunti, a prima vista, si rimane ammaliati dalla sua bellezza. Esternamente presenta la parte dell’ingresso principale con pannelli in alluminio curvato che lo fanno assomigliare a un’astronave, mentre tutto intorno è in stile classico, con cancelli ad arco che ricordano le arene di combattimento di tori spagnole.

Facciamo un giro tutto intorno e dal negozio della Dinamo compro anche dei regali da portare in Italia. Quando ce ne stiamo andando, passando da dietro, vediamo che ci sono degli operai al lavoro che lo stanno attrezzando per qualche concerto, così approfitto del cancello aperto e scendo in campo! Entro sul terreno di gioco, faccio un paio di foto e poi ce ne andiamo.

Quando sono circa le 12:30, passiamo al vicino Museo Nazionale d’Arte Bielorusso (Нацыянальны мастацкі музей Беларусі), il più grande museo d’arte del Paese (ingresso 6 rubli).

Il museo comprende oltre trentamila opere che compongono una meravigliosa e variegata collezione di belle arti. Pittura italiana e fiamminga del 17° secolo, impressionismo russo del 19° secolo, dipinti di autori bielorussi del 19-20° secolo, pittura icona ortodossa. Immagini di tutti i periodi della storia, dalle icone antiche alle sculture e ai dipinti moderni. Il museo ha anche una biblioteca al suo interno, un cinema club, una sala conferenze, uno studio d’arte per bambini e un caffè d’arte.

Giriamo per le diverse sale, tra quadri, sculture, tappeti e persino vasi e abiti tradizionali orientali, soffermandoci su quelle opere che da profani dell’arte attirano la nostra attenzione, quando verso l’una e mezza usciamo per andare al Gorky Park (Цэнтральны дзіцячы парк імя Максіма Горкага), il più antico parco di Minsk.

Bellissimo ed enorme parco pubblico nel cuore della città, il Gorky Park è stato istituito nel 1800 e si trova vicino a Piazza della Vittoria e al Parco Yanka Kupala. Parchi con questo nome sono presenti in molte città dell’ex Unione Sovietica e uno dei più famosi è quello di Mosca. È un posto ideale per passeggiate, sport, relax ed è adatto a famiglie, coppie ma soprattutto bambini. Una parte del territorio del Gorky Park è occupata da un parco divertimenti con una ruota panoramica alta 56 metri, un osservatorio educativo con planetario e l’Ice Palace, una pista di pattinaggio al coperto, dove il presidente Lukashenko ama praticare l’hockey su ghiaccio, il suo passatempo preferito (e quando c’è lui è chiuso al pubblico). Ci si può passare anche una intera data la grandezza del parco.

Facciamo una bella passeggiata nell’affollato paradiso dei bambini e prima di andarcene, poco prima delle 15, ci fermiamo a mangiare in un ristornate all’interno del parco, il Family Club. Molto carino, in legno, dall’aspetto rustico, con molte tende usate per dividere gli spazi alla bisogna. Ho mangiato degli strepitosi spaghetti con pollo e verdure, da bere dell’acqua ed ho speso 25 rubli, credo onesto.

Incredibile ma vero, una cosa credo più unica che rara, qualche giorno prima di partire avevo conosciuto una ragazza di Minsk su Facebook. Fino a qua tutto normale, sarebbe potuto accadere a chiunque (anche se non l’avevo cercata io) ma la cosa straordinaria è che lei tornava a casa da Roma con il nostro stesso volo e ci siamo conosciuti di persona in aeroporto. Alle 17:30 la incontriamo nei pressi della Chiesa dei Santi Simone ed Elena (Касцёл Святых Сымона і Алены) e facciamo un giro lungo il Viale dell’Indipendenza (Праспект Незалежнасці) fino ad arrivare a Vierchni Horad (Верхні горад), il quartiere dei locali, dove ci fermiamo a bere qualcosa. Lei parla italiano e quindi la conversazione, oltre che piacevole, è anche abbastanza semplice, soprattutto per Simone che non parla inglese. Come dico sempre scherzando ma è accaduto anche realmente, fa sempre comodo avere un contatto locale quando si va in vacanza da qualche parte, perché se si viene fermati dalla polizia, per svariati motivi, è più facile venirne fuori. Parliamo di Bielorussia, d’Italia e dei massimi sistemi fino a quasi le 20 quando ci salutiamo e torniamo al nostro appartamento.

Usciamo per cenare abbastanza tardi rispetto al solito, alle 22:15, e purtroppo al centro commerciale Galileo non si mangia più (volevamo andare al Vasilki). Per fortuna al piano terra c’è il McDonald’s aperto quasi h24 (dalle 6 alle 2) e il problema è risolto. Dato che siamo attaccati alla stazione degli autobus (uno degli ingressi del Mac dà direttamente sulla stazione), che tra un paio di giorni dobbiamo partire e che la biglietteria è aperta, ne approfitto per andare a fare i biglietti dell’autobus per l’aeroporto (4,11 rubli ognuno) e verso mezzanotte torniamo in appartamento. Tanto di domenica sera chi vuoi che ci sia in giro?

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