Riga, Tallinn e Vilnius 11

Giovedì 17 Agosto 2017

Ormai siamo agli sgoccioli della nostra vacanza e questo giovedì 17 agosto è l’ultimo giorno intero a disposizione, prima del ritorno a casa di domani. Alle 11, con molta calma (dopo esserci svegliati poco dopo le 8), partiamo alla volta del Panerių memorialinis muziejus, che raggiungiamo con qualche difficoltà, dopo tre quarti d’ora, dopo aver imboccato erroneamente alcune strade sterrate più adatte a moto da cross che ad una semplice e umile Polo.

Paneriai (in polacco: Ponary, in tedesco: Ponaren), località collinare distante circa dieci chilometri dal centro della città di Vilnius, è diventata tristemente famosa per via del massacro, avvenuto nel contesto dell’Olocausto, che riguardò lo sterminio della popolazione ebraica di nazionalità polacca di Vilnius.

Si tratta di una foresta silenziosa e bellissima, peccato sia stata testimone di eventi atroci…è qui, infatti, che sono state uccise più di 100.000 persone, principalmente ebrei lituani, e gettate in fosse comuni, ora ancora visibili anche se ricoperte da erba. C’è dunque un memoriale, con un percorso da seguire, le varie fosse e un museo. Eravamo quasi completamente soli nel verde e nel silenzio di quel posto tragico e il silenzio sembrava urlare. E’ un posto da vedere, andateci, due ore bastano e avanzano, e da Vilnius si arriva con grande facilità. Il memoriale è all’esterno, dunque sempre aperto, mentre per il museo ci sono degli orari.

Dal memoriale dell’eccidio nazista, alle 13, partiamo alla volta di Trakai che dista una trentina di chilometri e dove ormai con Simone siamo di casa. Torniamo però volentieri per una visita veloce al bellissimo castello al centro del lago.

Il castello di Trakai è una rocca suggestiva e magica che si erge su un’isola al centro del lago Galvė. L’edificio è collegato alla riva da un pontile che sbocca direttamente all’entrata: una volta pagato il biglietto – dal prezzo irrisorio rispetto agli standard italiani – il turista può entrare nell’immenso cortile interno e “divertirsi” fin da subito con alcuni strumenti di tortura messi a libera disposizione, come la gogna o la cella a forma di uomo. Una volta salite le scale, aggiunte posteriormente per permettere ai turisti di raggiungere la sommità del castello, e superato il ponte a livello, si accede alla rocca in quanto tale, suddivisa su più altezze tutte aperte al pubblico e raggiungibili tramite scalini: tutte le stanze sono perfettamente conservate e vi è esposto tutto ciò che è stato possibile recuperare e salvare dal tempo: vecchi bauli, vetrate, dipinti… Questo e molto altro può essere trovato anche nelle gallerie a lato del cortile sopracitato. Una volta terminata la visita all’interno della rocca, se volete sono disponibili lungo la riva diversi mezzi alternativi per fare un giro sul lago e circumnavigare l’isola con il castello: io e Simone abbiamo optato per un giro con una barchetta a motore ma si possono scegliere anche pedalò e barche a vela.

Da Trakai ci spostiamo a Belmontas, altra tappa obbligata per chi cerca qualcosa intorno a Vilnius ma per arrivarci, nonostante il navigatore, quando siamo praticamente arrivati, sbagliamo strada e prendiamo una stradina sterrata che all’inizio pensiamo essere capitati, involontariamente, su una sorta di scorciatoia ma quando si fa sempre più stretta e termina in un campo, realizziamo che abbiamo sbagliato qualcosa. In linea d’aria siamo vicinissimi ma ci tocca tornare indietro e riprendere “la retta via”.

Arriviamo a destinazione alle 16:30 e la prima cosa che facciamo, dato che siamo digiuni dalla colazione, è sederci al ristorante e pranzare, godendoci il panorama. Siamo infatti nei tavoli all’aperto, accanto al fiume, con una piccola cascata a pochi metri e con dietro un bosco. Proprio un posto meraviglioso. Sicuramente il miglior posto per trascorrere una piacevole giornata alle porte di Vilnius, senza allontanarsi molto, ottimo per assaggiare cucina tipica lituana e giardini molto ben curati. Potrete camminare in riva al fiume, ammirarne lo stagno, l’antico maniero qui ubicato ed il mulino ad acqua. Mura antiche e vecchie rovine solleciteranno la vostra fantasia.

Dopo pranzo un bel giro per ammirare le bellezze naturalistiche del parco, dove ci sono diversi sentieri. Me li ricordo bene dalla volta precedente, quando eravamo venuti con un paio di amiche con cui avevamo fatto un lungo giro. Questa volta ci siamo però limitati e senza completare il giro, abbastanza lungo, dopo un po’ facciamo marcia indietro e torniamo al mulino, ammiriamo la cascata, facciamo qualche foto e alle 18:45 torniamo all’auto e prendiamo la strada dell’hotel.

Giusto un riposino veloce, trattandosi della nostra ultima sera in vacanza, e poco dopo le 20 usciamo per tornare in centro. Incontriamo la mia amica Lina, accompagnata come la volta precedente dalla sua amica Leone (non riesco proprio ad abituarmi a quel nome, mi fa sempre un po’ strano) e dopo i saluti di rito, cerchiamo un ristorante per cenare. Dopo una lunga camminata, dovuta all’indecisione delle nostre amiche, alla fine ci fermiamo alla Užupio Picerija e devo dire che ne è valsa proprio la pena. La pizzeria italiana, che dal nome si capisce che si trova nel quartiere degli artisti, è un posto decisamente gradevole, posizionato in una via secondaria, non trafficata, molto d’atmosfera.

Ordiniamo delle pizze, che devo dire essere veramente buone, e passiamo una piacevole serata con le amiche a parlare di tutto. Rimango meravigliato nel riuscire a comprendere e far capire ciò che dico con il mio inglese non certo eccezionale, con il quale devo fare anche da interprete per Simone che purtroppo non l’ha mai studiato. Una delle cose che mi è rimasta più impressa tra quelle che ci siamo detti è stata una domanda di Leone, che non riusciva a capire come mai fossimo tornati a Vilnius, dopo esserci stati già una volta. Evidentemente i locali si sottovalutano. Verso mezzanotte ci salutiamo e facciamo ritorno in hotel.

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