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Sabato 13 agosto 2011

Ci siamo alzati alle 9:30, dietro mio impulso, leggermente più tardi del solito orario ma andavamo tranquilli per la colazione perché nel weekend l’orario di chiusura era posticipato di un’ora.

Tornati in camera, ci siamo persi in chiacchiere fino a mezzogiorno, quando ho preso in mano la situazione e deciso di uscire. Mica potevamo stare tutto il giorno sul letto!

A mezzogiorno e trenta, arrivati in città, siamo saliti direttamente a Toompea, decisi a visitare dall’interno, la bellissima cattedrale russo-ortodossa di Alexander Nevski, dove eravamo passati sempre dopo l’orario di chiusura. Veramente molto bella, con i tradizionali ornamenti dorati, ricorrenti nei luoghi di culto ortodossi, già visti nel complesso del Pecherska Lavra di Kiev.

Proseguiamo la visita con la chiesa di San Nicola (Niguliste Kirik), dove eravamo passati tante volte davanti senza però mai entrare ed anche se non si potevano fare le foto, qualcuna gliela abbiamo rubata. Solo dopo un richiamo ciascuno, abbiamo deciso che era ora di smettere. La cosa che mi ha colpito della chiesa erano tutti quegli stemmi (nobiliari ?) appesi a pareti e colonne, senza i quali l’interno sarebbe rimasto del tutto spoglio, bianco, solamente con dei grandi lampadari e poco altro.

Dal web: Si tratta di una basilica a tre navate, la cui costruzione risale al XIII secolo anche se l’aspetto odierno si deve ad una serie di variazioni architettoniche apportate nei secoli seguenti. E’ uno dei più antichi luoghi di culto di Tallinn. La guglia risale alla fine del 1600. Venne completamente restaurata nella seconda metà del secolo scorso, in seguito ai gravi danni subiti per effetto dei bombardamenti sul finire della Seconda Guerra Mondiale. I lavori di restauro durarono molti anni, in particolare, quelli relativi alla guglia terminarono solo nel 1984. Niguliste venne, in parte, convertita a museo e a sala concerti.

Usciti dalla chiesa, prendiamo una strada diversa per scendere da Toompea e per puro caso, arriviamo ad una piazza che mi sembrava di conoscere. Quando ho visto quell’enorme croce sulla scalinata, in ricordo della guerra di indipendenza estone (Eesti Vabadussoda) ho avuto una strana sensazione, avendo riconosciuto quel luogo che osservavo tutti i giorni da casa guardando le webcam di Tallinn.

In un angolo della pizza, abbiamo trovato anche uno dei locali che avevo nei miei appunti, tra quelli da visitare: il Club Privé. La piazza era piena di gente per una manifestazione di basket, con diverse squadre a sfidarsi in un torneo giovanile. Così come in Lituania, anche in Estonia il basket è uno degli sport più seguiti.

Scoperto questo nuovo angolo di Tallinn, ce ne torniamo in quello che meglio conosciamo, soprattutto per andare a mangiare. Non essendo tutti decisi su cosa fare, io sono corso al McDonald’s per un panino veloce e raggiunto di nuovo gli altri, siamo andati tutti insieme nella Raekoja Plats (piazza del municipio).

Passando davanti ad uno strano posto dove servivano del cibo, una specie di antica taverna, Simone non ha resistito alla voglia di sperimentare e siamo entrati a provare il cibo della tradizionale cucina locale. Bellissimo lo stile del “ristorante”, tipicamente medievale, con muri dell’epoca (eravamo all’interno di un palazzo storico) e con tavoli e sedie in legno fatti in modo artigianale e molto spartano. Le vivande venivano servite in piatti e ciotole di terracotta e la signora che preparava da mangiare vestiva in abiti tipici.

Il nostro ultimo pomeriggio a Tallinn è proseguito vagando per la città, senza una meta precisa, girando per negozi di artigianato e souvenir, fino alle 18:30 quando abbiamo ripreso l’auto e siamo tornati in hotel.

Siamo usciti per la serata, la nostra ultima serata a Tallinn, quando erano da poco passate le ventuno e per la scelta del ristorante non ci sono stati dubbi, diretti all’Hollywood! Come la sera precedente, siamo rimasti entusiasmati dalle presenze femminili all’interno del pub, sia per quantità che per qualità ma essendo arrivati alle 21:50, quando erano le 23:15 siamo dovuti uscire. Mica potevamo passare tutta la serata in un posto solo.

Essendo già stati al Venus la sera precedente, questo volta siamo andati a vedere al Club Privé, scoperto per caso in mattinata. Nonostante fosse quasi mezzanotte, non c’era quasi nessuno davanti al locale e seguendo delle ragazze abbiamo capito il motivo. C’era una scalinata esterna, accanto al locale, che portava ad un terrazzo da cui proveniva della musica e li si ritrovavano i ragazzi per il pre-serata.

Era molto carino quel posto, circondato da alberi, con tavoli all’aperto pieni di persone, un DJ che suonava musica varia ed un bar pieno di belle bariste. Durante la mezz’ora che abbiamo trascorso, ci siamo fatti anche quattro risate con uno spogliarellista, vestito da marinaio, offerto dalle amiche ad una ragazza che si sarebbe dovuta sposare e che ha fatto il suo show a sorpresa proprio in mezzo ai tavoli.

Scesi dal terrazzo del Club Privé, siamo andati a vedere nel locale, dove nel frattempo si era radunata una discreta folla all’ingresso, composta però da giovanissimi. Non ce la siamo sentita di entrare ed abbiamo preferito tornare al Venus Club che avevamo apprezzato la sera precedente.

All’una e venti, io e Simone entriamo in discoteca mentre Claudio preferisce girarci intorno.

Il venus club è uno dei locali più famosi di Tallinn. Sorge in nella vecchia caserma dei vigili del fuoco completamente restaurata e si trova in un posto strategico della città, in Vana-viru proprio all’ingresso della “città bassa”. Questa collocazione lo rende facilmente raggiungibile a piedi dai turisti girano per il centro storico. Non è grandissima, l’ingresso costa 7 euro e non ci ha entusiasmato particolarmente. Senza infamia e senza lode.

Usciamo dopo un paio d’ore (alle 3:30), cerchiamo Claudio, raggiungiamo il parcheggio, torniamo in hotel e quando ci mettiamo a dormire sono le 4:45.

Foto