Riga Tallinn Helsinki 7

Lunedì 15 agosto 2011

Sveglia alle dieci e più rapidi del solito, alle undici siamo già in auto. Partiamo in cerca di un posto dove fare colazione che troviamo nel grande centro commerciale Jumbo, a due passi dall’hotel. Per quando raggiungiamo il centro sono già le 12:30 e per non perdere altro tempo prezioso, prendiamo un comodo parcheggio sotterraneo, all’interno di un grande centro commerciale. Anche il parcheggio era molto grande e si sviluppava su tre piani, scavati nel sottosuolo e per scendere c’era una grande lunga galleria.

Emergiamo finalmente all’aria aperta ed iniziamo la nostra visita diurna alla capitale finlandese. Per prima cosa raggiungiamo la Senaatintori (piazza del senato) che è il centro “ufficiale” di Helsinki e la statua dello zar Alessandro II (del 1894) al centro della stessa, sta a dimostrare la chiara influenza russa subita in passato.

La piazza è circondata da edifici importanti e imponenti: il Consiglio di Stato con la Presidenza del Consiglio e il Ministero degli Esteri, l’edificio principale dell’Università e accanto a questo, l’edificio capolavoro di Engel, la Biblioteca Universitaria. Sempre nella Piazza del Senato abbiamo il Palazzo Sederholm, uno degli edifici più vecchi di Helsinki. Dirigendosi verso il nord della piazza si trova l’antico Ospedale Russo (oggi Clinica Universitaria) ma uno dei simboli della città è senza dubbio l’imponente chiesa bianca (Tuomiokirkko), il Duomo di Helsinki.

La giornata piovosa non ci ha certo agevolato nella visita di Helsinki ed anzi, spesso ci siamo dovuti rifugiare da qualche parte quando l’intensità della pioggia aumentava. Dopo una rapida visita al Tuomiokirkko, grande di fuori ma senza nulla di particolare all’interno, ci siamo incamminati verso l’altra, posta sulla sommità di una piccola collina, realizzata con mattoni rossi e dalle cupole dorate: la Cattedrale Ortodossa Uspenski che è la più grande chiesa luterana della Scandinavia.

Situata nel quartiere Katajanokka di Helsinki, la Cattedrale Uspenski è il più grande edificio della chiesa ortodossa dell’Europa occidentale. Fu progettata da Aleksei Gornostajev e fu chiamata come una vecchia chiesa costruita vicino a Mosca, nel 16mo secolo. La sue cupole d’oro e la sua facciata di mattoni rossi fanno di questa chiesa una delle più limpide testimonianze dell’influenza russa in Finlandia, sul piano culturale. Anche il nome stesso della cattedrale, derivante dalla parola russa uspenie (dormizione), fa riferimento all Dormizione di Maria, uno degli eventi festivi più importanti della liturgia ortodossa. Aperta al pubblico gratuitamente tutti i giorni, eccetto il lunedì, la cattedrale sorge su una zona collinare da cui si ha una splendida vista sulla capitale finlandese. Semplicemente spettacolare l’effetto delle 13 cupole color oro a forma di fiamme che la ornano.

Purtroppo, essendo lunedì la chiesa era chiusa (l’ho scoperto dopo 3 mesi) e dopo un inutile giro intorno, cercando un eventuale ingresso, ci siamo dovuti rassegnare e proseguire il nostro cammino. Scendiamo dalla collinetta ed arriviamo alla Kauppatori, la centralissima Piazza del Mercato, che è un vero paradiso per il turista alla ricerca di un souvenir artigianale o di un bel piatto di pesce appena pescato.

Kauppatori è forse tra i punti d’interesse più conosciuti della capitale finlandese e con il suo mercato caratteristico, accoglie non solo i finlandesi, ma anche e soprattutto molti turisti con la gastronomia e l’artigianato finlandese racchiusi in una piazza. A Kauppatori trovate i funghi cantarelli (o finferli), le migliori verdure, le pregiate bacche artiche (lakka), nonché mirtilli, pelli e carne di renna, pesce appena pescato e tutto l’artigianato finlandese come le famose tazze in legno fatte a mano in Lapponia. Ideale per chi ha fretta di trovare un souvenir e per chi ha più tempo da spendere tra le miriadi di prodotti tipici finlandesi. Inoltre a Kauppatori è possibile mangiare e ci sono numerosi stand che cucinano pesce, come le aringhe o il salmone, serviti in piatti con patate e salse tipiche.

Il simbolo della città di Helsinki è l’Havis Amanda, l’elegante fontana di bronzo che si trova in piazza del mercato. La fontana, raffigurante una donna nuda che emerge dal mare, simboleggia la rinascita di Helsinki.

Proseguendo il nostro cammino, quando siamo arrivati alle 15, giungiamo al mercato coperto: il Wanha Kauppahalli. Si tratta del più antico mercato coperto di Helsinki, inaugurato nel 1889. Sotto lo stesso tetto si possono gustare le specialità locali e le delicatezze esotiche della Lapponia, avendo una panoramica della cucina finlandese.

Tra i vari padiglioni, possiamo trovare carne d’orso, pasticci d’alce, o il leipäjuusto, un formaggio cotto in forno, così come pesce in tutte le varianti e di tutte le forme. Per placare i languori fuori pasto, i finlandesi mangiano il pane farcito di gamberi o d’aringhe. Per godersi le lunghe e tiepide notti d’estate, amano ritrovarsi al porto, assaporando un panino al pesce o i coregoni fritti, mentre, tra un rinfrescante sorso di birra e l’altro, guardano le navi che salpano da Helsinki.

Non avendo ancora fatto pranzo, per calmare la fame, io e Simone abbiamo preso da mangiare da una cinese bionda, che era tutto un programma. Guardando le foto, abbiamo scelto qualcosa che assomigliava ad fettina di carne ma quando la signorina orientale ci ha presentato questa carne, insieme ad insalata e salse varie, all’interno di un panino da kebab, sono rimasto leggermente perplesso. Con quella fame però, avrei mangiato anche un kebab di canguro e devo dire che non era nemmeno cattivo (a parte il pane immangiabile).

Usciti dal mercato coperto, con la pioggia che rompeva le palle e con la spada di Damocle dell’auto nel parcheggio a pagamento, decidiamo di partire. Rientriamo all’interno dello Stockmann e prendendo l’ascensore per i parcheggi avevamo già i primi dubbi. Dei tre piani del parcheggio non ci ricordavamo esattamente qual’era il nostro e solo dopo una decina di minuti ne siamo venuti a capo.

Una decina di minuti che ci è costata cara, perché con i 6 euro all’ora, è il parcheggio più costoso che abbia mai visto e quando sono andato a pagare, sono rimasto esterrefatto: 4 ore e 10 minuti, importo 25 euro!! A momenti pagavamo più di parcheggio che la multa di Tallinn. Expensive!

Tirata fuori la macchina da quel parcheggio mangiasoldi, seguendo gli appunti, decidiamo di andare a visitare lo stadio olimpico e l’adiacente museo dello sport. Arriviamo alle 17:45 e l’unica cosa che riusciamo a vedere è l’interno dello stadio, per giunta entrando in modo abusivo, sposando alcune transenne.

Il Suomen Urheilumuseo (Museo dello Sport della Finlandia), nello stadio olimpico del 1952, ospita la galleria dei miti sportivi nazionali ma purtroppo chiudeva alle 17 e non abbiamo potuto visitarlo. La stessa cosa valeva per la Stadions Torn, la torre dello stadio, ma per un altro motivo: era chiusa perché in ristrutturazione.

Poco prima delle 18:30 decidiamo di tornare all’hotel, facendo una piccola sosta al jumbo, il vicino centro commerciale in cui, visti i prezzi finlandesi, decidiamo di comprare qualcosa da mangiare per evitare, nei limiti del possibile, costosi pasti al ristorante.

Alle 19:45 siamo in camera, da cui usciamo di nuovo alle 22:30, già “mangiati”, per arrivare nel centro città dopo trenta minuti. Passeggiamo per le vie che, dalla guida, sarebbero dovute essere quelle turistiche ma di gente non se ne vedeva e dopo un po che camminavamo, siamo passati al Mcdonald’s per uno spuntino (e vedere finalmente un po di gente).

Quando usciamo dal Mac, verso mezzanotte, incontriamo una fiumana di persone proveniente tutta dalla stessa direzione ed incuriositi, facciamo un pezzo di strada “controcorrente” fino ad arrivare in prossimità di un palazzetto. Chiedendo il perché di tutte quelle persone ad una ragazzina biondo platino, scopriamo che era appena terminato il concerto di Rihanna. Non è certo la mia cantante preferita ma visto che non avevamo niente da fare, ad averlo saputo prima, probabilmente saremmo andati.

A mezzanotte e un quarto partiamo dal centro ed in poco meno di mezz’ora siamo arrivati al Bonus Inn e visto che era presto per andare dormire, ho fatto le 4:15 su internet.

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