Sabato 18 agosto 2018
Riprendiamo la nostra visita alla città da dove abbiamo interrotto ieri pomeriggio e usciti come al solito poco dopo le dieci, passati alla Stolovaya N.1 (Столовая H.1) per la colazione, torniamo alla cattedrale di Sant’Isacco (Исаaкиевский Собoр). 400 rubli per il biglietto (250 la chiesa + 150 il colonnato) e a mezzogiorno entriamo nella cattedrale più sontuosa e grandiosa delle chiese di San Pietroburgo e uno dei monumenti neoclassici più importanti dell’architettura russa del XIX secolo.
Da Rusalia.it – La cattedrale di Sant’Isacco si trova nel centro della città, nella piazza che porta lo stesso nome, e vicino al corso Neva e al Museo dell’Ermitage. Ha una delle cupole più grandi al mondo ed è la seconda chiesa ortodossa più alta del mondo, con 101,5 metri di altezza, dietro alla Cattedrale del Cristo Salvatore di Mosca che raggiunge i 103 metri. Prima, nella zona che occupa l’attuale cattedrale, vi era una piccola chiesa di legno dedicata al monaco Sant’Isacco di Dalmazia, che è stata sostituita da un’altra di pietra scomparsa a metà del XVIII secolo. L’attuale Cattedrale di Sant’Isacco inizia a essere costruita nel 1818 dall’architetto francese Auguste Montferrand. Le impalcature sono state realizzate dall’ingegnere spagnolo Agustín de Betancourt e i lavori si sono protratti fino al 1858.
Per la sua decorazione sono stati usati più di 40 minerali diversi. Lo zoccolo è stato rivestito di granito; le pareti e i pavimenti dell’interno di marmi russi, italiani e francesi; le colonne di malachite e lapislazzuli. Per la cupola, di 21,8 metri di altezza, sono stati usati circa 100 chili di oro. La cattedrale è adornata da 400 opere fra sculture, dipinti e mosaici. Durante la II Guerra Mondiale, la cupola è stata verniciata di grigio per evitare di attrarre gli aerei nemici. La cattedrale ha una capacità di 8.000 persone ed è visitata annualmente da circa 1 milione di turisti. Dal 1931, la cattedrale è un museo. Si può salire fino alla cima della cupola fino al cosiddetto Colonnato della Cattedrale, da dove si può ammirare una spettacolare vista di San Pietroburgo.
Credo di aver terminato gli aggettivi per descrivere tutte le cose belle che ho visto a San Pietroburgo ma per questa cattedrale bisognerebbe coniarne dei nuovi. L’interno è semplicemente meraviglioso, con le colonne in malachite e lapislazzuli, le volte affrescate le icone esposte e tutto il resto, che fanno della cattedrale una tappa obbligatoria per ogni visitatore della città. Una volta usciti, visto che siamo ancora in forze, decidiamo di affrontare i 262 scalini e salire sul colonnato, all’altezza di 43 metri.
Cerco sempre, nelle città che visito, un punto di osservazione dall’alto ma qualche volta, in certi passaggi, non dico che mi pento ma ci andiamo molto vicino. Come ad esempio la scala esterna in ferro, per l’ultimo tratto prima di arrivare in cima. Il panorama di cui si gode da sopra la cattedrale è bellissimo e mi piacerebbe veramente poter tornare durante le notti bianche (da inizio giugno a metà luglio), quando la notte quasi non esiste, per ammirarlo anche di notte.
Scendiamo dal colonnato quando sono circa le 13:30 e decidiamo di raggiungere il mercato di Udelnaya (Блошиный рынок на Удельной), un po’ lontano dal centro ma ne vale la pena.
Situato a pochi passi dall’omonima stazione della metropolitana, Udelnaya è il più grande mercato delle pulci in Russia e molto probabilmente non il più glamour. Qui troverai tutto ciò di cui potresti aver bisogno, dal cibo e dall’abbigliamento, dai souvenirs agli oggetti d’antiquariato, fino all’elettronica e una grande quantità di oggetti sovietici. Udelnaya è il luogo perfetto per coloro che sono alla ricerca di avventure e tesori nascosti. Il mercato è estremamente pittoresco, in mezzo alle montagne di vestiti potrete trovare qualche rarità di valore. Anche le corsie del mercato sono organizzate in maniera discutibile ma se volete avere a che fare con la categoria estetica del “folcloristico” questo è il posto che va per voi. Superata la prima parte delle bancarelle di vestiario e oggettistica moderna, troverete il vero mercato delle pulci sovietico. Oggetti antichi e pieno di storia e anche se non vi interessa comprare è interessante comunque fare un giro.
Facciamo un giro da capo a piedi del mercato, che è lungo una cosa esagerata. Saranno all’incirca 7/800 metri di articoli via via sempre più scadenti ma di una varietà incredibile, da una spilla ad vecchio grammofono, da una moto a un busto di Lenin, fino a vecchi giornali, trapani, maschere antigas, salvagenti e perfino sex toys. C’è veramente di tutto.
Verso le 16 decidiamo di tornare in città e ci facciamo mezz’ora esatta di metropolitana, come si direbbe in gergo automobilistico “da casello a casello”, per arrivare alla stazione di Mayakovskaya (Маяковская). Usciti sulla prospettiva Nevskij, prima do tornare in hotel, passiamo a mangiare e fare un giro al centro commerciale Galeria (ТРЦ Галерея).
Dato che è l’ultima sera, le ultime ore, gli ultimi minuti a San Pietroburgo, lascio poco tempo a Simone per riposare e alle 19:30 siamo già fuori per il giro serale e gli ultimi acquisti. Acquisti che fondamentalmente, a parte le sigarette e la colazione per domani mattina, riguardano solo souvenir. Camminiamo per un bel pezzo sulla Prospettiva Nevskij (Невский проспект) entrando praticamente in tutti i negozi di souvenir (io ero a posto dopo il primo), perché Simone aveva visto qualcosa d’imprecisato nei giorni precedenti e non riusciva a trovarlo. Il problema è che la maggior parte dei negozi è della stessa catena e le cose all’interno sono quasi sempre identiche, tanto che per togliermi la curiosità, ho chiesto a una simpatica commessa che mi ha confidato che solo sulla via principale ce ne sono 12.
Alla fine riusciamo a trovare i regali per tutti, in primis per noi stessi e dopo esserci fermati a mangiare qualcosa, quando manca un quarto alle ventitré salutiamo San Pietroburgo e torniamo in hotel a preparare tutto per la partenza di domani. La sveglia che suonerà molto presto, alle 4:30, ma prima dell’una e mezza non riesco a mettermi a dormire.