Scandinavia 11

Gioverdì 21 agosto 2015

Sveglia alle 8:15, doccia, colazione e alle 9:45 usciamo. Prendiamo l’Ikea-bussen delle 10:30 e poco prima delle 11 siamo in centro. Facciamo un giro nei pressi del Palazzo Reale, sulla banchina opposta, fermandoci ad ammirare il bellissimo veliero “Roald Amudsen”, una sorta di nave scuola, dove, dietro pagamento di una tariffa, è possibile fare un’esperienza da marinaio a bordo.

Arriviamo quindi al Kungliga Dramatiska Teatern (Teatro Reale Drammatico), per gli amici “Dramaten”. Proviamo ed entrare e ci riusciamo pure, solo che è quasi tutto chiuso e non possiamo vedere niente all’interno.

Da Edreams: Dramaten è il teatro nazionale svedese, al suo interno ogni anno hanno luogo circa 1.000 spettacoli. Questo teatro, in stile art noveau, contiene otto diversi scenari. Inoltre, nell’arco della sua storia, in questo teatro si sono formate attrici divenute poi famose in tutto il mondo come Greta Garbo e Ingrid Bergman. Il primo teatro svedese aprì nel 1667 ed era destinato sostanzialmente alla corte reale. Agli inizi, le opere teatrali erano interpretate da compagnie straniere. In seguito, iniziarono a essere ingaggiate compagnie nazionali e vennero separati teatro di prosa e opera, con la costituzione del Teatro Reale Drammatico per l’uno e del Teatro Reale per l’altra.

Dopo aver cercato inutilmente la possibilità di visitare qualcosa all’interno, alle 11:45 usciamo e percorrendo un piccolo tratto della Birger Jarlsgatan, raggiungiamo il quartiere di Stureplan.

Da Wikipedia: Birger Jarlsgatan è una delle vie più lunghe di Stoccolma e funge da divisorio fra la City (Norrmalm) e Östermalm e fra quest’ultimo e Vasastaden. La via è intitolata a Birger Jarl, il fondatore della città. Ha assunto il nome attuale nel 1932 (dal 1885 il nome in uso era Birger Jarls Gata). La via ospita i più lussuosi negozi di Stoccolma ed è considerata una via prestigiosa.

Diamo una vista ai negozi (un po’ troppo lussuosi per noi), arriviamo giusto al “fungo” per fare due foto e torniamo indietro.

Raggiungiamo quindi il Kungsträdgården (giardino reale), un parco situato in pieno centro, dove sono presenti numerosi café, bar e ristoranti. Complice la giornata meravigliosa, è super affollato e la gente che entra nei locali (tutti pieni) è seduta a bordo fontana oppure poco distante, nell’altra metà dello spiazzo, dove a terra hanno messo una sorta di tappeto con erba sintetica.

Passiamo senza fermarci perché la nostra destinazione è Gamla Stan, la città vecchia, dove Gianluca deve comprare dei souvenir. Lungo il percorso incrociamo anche il Palazzo Reale, posto all’inizio del quartiere che è praticamente un’isola, piccolissima, collegata da una decina di ponti al resto della città.

Si gira tra le viuzze, piene di turisti, visitando negozi che il “socio” aveva visto in precedenza e dove non perdiamo molto tempo, sapendo già cosa deve comprare.

Sono ormai le 13:40 ed abbiamo fame. Facciamo una rapida sosta per mangiare al VaPiano ed in mezz’ora siamo di nuovo fuori, per non sprecare nemmeno un minuto di questo nostro ultimo giorno di vacanza.

A pochi metri dal ristorante c’è il Postmuseum (Museo delle Poste), un piccolo museo dedicato al servizio postale svedese, il cui ingresso è gratuito, quindi entriamo a dare un’occhiata. La mostra si sviluppa su tre diversi livelli, al piano terra si parla dei mezzi di distribuzione della posta, ci sono un auto antica, una bicicletta “da postino” e perfino una barchetta con cui veniva recapitata la corrispondenza. Al piano elevato c’è una fantastica collezione di francobolli dei più svariati periodi, compresi quelli emessi per il matrimonio della principessa Vittoria di Svezia e, come quasi tutti i musei di Stoccolma, anche questo ha un’area interamente dedicata ai più piccoli.

Liquidiamo il Postmuseum abbastanza celermente e, a poca distanza, passiamo a visitare la Riddarholmskyrkan, la chiesa di Riddarholmen, un’antica abbazia del 1270 situata nell’isola di Riddarholmen. Purtroppo c’è uno sbarramento all’ingresso e la chiesa non è visitabile ma ci si può affacciare e vedere l’interno, diviso in tre navate, che si presenta nella tipica architettura del gotico baltico, realizzata in mattoni. Alle pareti sono appesi numerosi blasoni dei Cavalieri dell’Ordine dei Serafini.

Girovagando senza una meta ben precisa, ad un certo punto arriviamo quasi per caso al National Museum e trovo una cosa che cercavo da 7 anni: il locale dove avevamo passato una meravigliosa serata durante la prima vacanza a Stoccolma, nel 2008. Ero anche tornato qualche anno dopo ma non l’avevo trovato. Veramente incredibile. Adesso ricordiamocelo e la prossima volta che tornerò in estate (per ovvi motivi, il locale è solo estivo) non mancherò di andare al F12 Terrassen.

A parte la storia sul club che ho ritrovato, il palazzo ospita in realtà qualcosa di molto più importante, ossia il Museo nazionale di belle arti (Nationalmuseum) che è la principale galleria d’arte svedese. La collezione permanente può vantare opere di rilievo, da Gauguin a Renoir, insieme ad artisti svedesi poco conosciuti all’estero. Dato che era tardi e non eravamo passati di proposito, dopo aver buttato uno sguardo veloce alle statue poste nell’atrio, abbiamo continuato il nostro cammino, fino ad arrivare al Sergels Torg, la piazza principale, e fare un rapido giro nella via dello shopping (Drottninggatan).

Passiamo quindi alla chiesa di Santa Clara (S:ta Clara Kyrka), una delle chiese del centro che, con un’altezza di 116 metri, ha il secondo campanile più alto della Svezia. Tecnicamente, l’interno della chiesa ha una pianta a croce latina e torre occidentale con guglia. La navata centrale è unica ed è coperta da volte a crociera, con il transetto e dei pulpiti dorati a lato ma tutto questo non conta niente perché la cosa per la quale non la dimenticherò mai è la presenza del bancomat per le offerte. Una cosa avanti anni luce ed inimmaginabile per noi italiani.

Alle 16:30 siamo alle fermata dell’Ikea-bussen che passa dopo 30 minuti e dopo altri 30 siamo regolarmente nei pressi dell’Ikea, vicino all’hotel. Un giro al centro commerciale per comprare qualcosa da mangiare e alle 18 siamo in camera, a riposarci un po’.

Dato che la mattina seguente partiamo molto presto (circa le 4), non perdiamo troppo tempo a riposarci ed usciamo abbastanza presto per vedere l’ultima cosa che avevamo in programma: alle 19:40 prendiamo l’auto per andare a vedere la Tele2 Arena.

Da Wikipedia: Conosciuta anche come Stockholmsarenan, la Tele2 Arena è uno stadio destinato ad eventi sportivi e concerti, situato all’interno della Stockholm Globe City, nel distretto di Johanneshov. È utilizzato principalmente per ospitare concerti e le partite calcistiche casalinghe di Djurgården e Hammarby. Occasionalmente la struttura è utilizzata anche dal Brommapojkarna. L’impianto ha una capacità di 30 mila spettatori per i match calcistici, requisito fondamentale di FIFA e UEFA per ospitare partite internazionali e tornei. Con una capacità massima di 40 000 spettatori e un tetto retrattile, lo stadio è creato per ospitare anche competizioni equestri, motoristiche, banchetti, esposizioni, eventi aziendali e meeting.

Arriviamo alle 20 e non essendoci partite in corso, ovviamente non si entra. Facciamo qualche foto, passiamo al vicino Globen e quando mancano dieci minuti alle 21 ce ne andiamo.

Da Wikipedia: Il Globen, internazionalmente noto come Stockholm Globe Arena e per ragioni commerciali, Ericsson Globe, è un impianto polifunzionale situato nel sobborgo cittadino di Johanneshov. La struttura rappresenta la più grande costruzione emisferica del mondo: il suo diametro è di 110 metri ed un’altezza interna di 85 metri, per un volume totale di circa 605.000 metri cubi. I materiali utilizzati per la sua edificazione sono principalmente acciaio, cemento e vetro. Ha una capacità di 16 mila posti a sedere per spettacoli e concerti, e di 14119 per le partite di hockey su ghiaccio o altri eventi sportivi.

Ce ne torniamo quindi nei pressi dell’hotel, mangiamo un panino velocissimo al McDonald’s del vicino centro commerciale, facciamo il pieno alla macchina (per non perdere tempo l’indomani mattina) e alle 21:40 siamo in camera, con tutta la roba da sistemare dentro le valigie. Per quando riesco a mettermi a letto è quasi mezzanotte ma chi se ne frega, tanto è l’ultima notte e poi sarà tutto finito.

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